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Il Resto del Carlino – top e flop del campionato

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Promossi e rimandati a settembre. L’edizione odierna del Resto del Carlino va a valutare, almeno sino a questo punto, la stagione di alcune pedine del Bologna. Tre le categorie: i giocatori rivelazione, quelli che hanno fatto trapelare ampi margini di crescita e chi invece è rimasto un po’ indietro rispetto ai compagni. Promossi e rimandati, appunto, con Bani e Schouten che entrano di diritto nella lista delle note positive di questo campionato.

Il difensore, arrivato in estate dal Chievo come vice Danilo, è stato capace di guadagnarsi a suon di prestazioni il ruolo di titolare, grazie anche alle quattro reti messe a referto. Curioso, se si pensa che con la maglia dei clivensi non aveva mai realizzato un gol nella massima serie. E invece con il rossoblu addosso è il terzo miglior marcatore, dopo Orsolini e Palacio. L’asso nella manica di Mihajlovic.

Poi c’è Jerdy Schouten. Anche lui giunto all’ombra delle Due Torri in sordina e fermato durante l’estate da un infortunio al ginocchio che si è trascinato anche nel corso della stagione. In seguito alla dipartita di Dzemaili e agli infortuni dei suoi compagni di reparto, però, ha collezionato ottime prestazioni da titolare, mostrando una naturalezza in cabina di regia che sembrava mancare dall’addio di Pulgar. C’è un nuovo architetto in città.

Veniamo ai potenziali campioni che sono riusciti solo in parte a mettersi in luce nella stagione in corso. All’appello compaiono i nomi di Dominguez e Svanberg, giovani di belle speranze che hanno avuto scarse possibilità di brillare alla corte di Mihajlovic. L’argentino è arrivato nel mercato invernale, totalizzando solo 5 presenze, di cui 2 da titolare: troppo poco per poter valutare correttamente il suo rendimento nel lungo periodo. Di vero c’è però che ha mostrato colpi di genio che ci si aspetta da un fantasista.

Diverso il discorso per Mattias Svanberg. Lo svedese ha giocato in 14 occasioni, 7 dal primo minuto, senza tuttavia mai lasciare il segno (tranne all’andata contro la Lazio). Talento che ha bisogno di continuità, cosa che questo campionato non può garantire. Work in progress.

Eccoci arrivati ai “rimandati a settembre” della lista stilata da Marcello Giordano: Denswil, Skov Olsen, Skorupski e Santander. Come dargli torto, considerando che tutti questi calciatori sono giunti a Bologna tra grandi aspettative, con l’obiettivo di risolvere i buchi di reparto lasciati dai loro predecessori.

Aspettative da top player quelle che accompagnavano Skov Olsen: “baby fenomeno” strappato alla concorrenza delle grandi d’Europa. Polveri bagnate fino a questo momento per il danese classe ’99, che non ha inciso quanto ci si aspettasse da uno che ha ancora tutto da dimostrare. Il tempo è dalla sua parte, facciamolo studiare in estate che a settembre c’è l’esame di riparazione.

Capitolo Denwsil: sostituire Lyanco non era affatto facile, ma l’olandese non ha mai dato sicurezza al reparto arretrato, con errori grossolani in più di un’occasione. Ha comunque trovato spazio a causa degli infortuni di Dijks e Krejci.

Seguono a ruota, infine, Skorupski e Santander. Il portiere polacco ha mostrato di essere molto reattivo in alcuni frangenti, ma altrettanto sbadato nelle uscite e su diverse conclusioni sul suo palo. La punta invece, dopo aver totalizzato 8 reti nella scorsa stagione è ferma a quota 1, stoppata da numerosi infortuni che ne hanno minato il minutaggio. Bisogna comunque incidere di più.

 

Fonte – Marcello Giordano, il Resto del Carlino

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