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La Bottega dei Talenti – Andrea Favilli

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fonte immagine: Genoa CFC Tanopress


Il calciomercato sta cominciando a prendersi la scena in questo anomalo periodo di stop del campionato. L’argomento che più di tutti scalda il cuore dei tifosi nelle già calde giornate estive, quest’anno potrebbe iniziare a far sognare gli appassionati già nei prossimi mesi e terminare di tormentare il sonno dei più irrequieti solo dopo gennaio. Il tutto per dare tempo e modo alle società che verranno colpite, chi più chi meno, dalla crisi che scaturirà da questa emergenza, di rimettersi in sesto e trovare modo e occasione di investire nuovi capitali.

Al Bologna gli investimenti sono stati fatti nella recente sessione di mercato invernale. L’arrivo di Musa Barrow comporterà il riscatto del suo cartellino già in estate e limiterà dunque le possibilità di esborso della dirigenza, soprattutto nel reparto avanzato. L’idea a Casteldebole sarebbe quella di aggiungere ad un reparto che consta già di due elementi sicuri per la stagione che verrà (vedremo quando), Palacio, vicinissimo al rinnovo, e appunto Barrow, un centravanti fisico che andrebbe a sostituire l’ormai partente Federico Santander. Le indiscrezioni delle ultime ore hanno individuato questo profilo in Andrea Favilli.

Il centravanti al momento al Genoa avrebbe costi contenuti, visto lo scarso utilizzo nelle ultime due stagioni al Grifone, rispondendo ai parametri austeri che di qui in poi saranno inevitabili sul mercato, ha il fisico per farsi valere in un campionato come quello di Serie A e inoltre è un profilo ancora piuttosto giovane, sul quale il Bologna, in caso di cessione temporanea con opzione per l’acquisizione definitiva, potrebbe decidere di investire a fronte di un rendimento di buon livello.

Favilli è nato a Pisa, il 17 maggio 1997. Inizia a giocare a calcio prestissimo. All’età di 5 anni si iscrive alla Scuola Calcio della Polisportiva Arci Zambra, che opera tutt’oggi nella periferia della città toscana. Si forma all’interno della Scuola Calcio, fino all’età adolescenziale, quando nel 2013 è il Livorno a portarlo nel suo settore giovanile. Per un anno e mezzo rimane nel settore giovanile del Livorno, facendosi notare per una notevole affinità con il gol e notevoli doti fisiche.
Alla soglia dei 18 anni, il 2 febbraio 2015 lo preleva in prestito con diritto di riscatto, dal Livorno, la Juventus. I bianconeri lo prendono e lo aggregano immediatamente alla formazione primavera. Nel giro di un anno e mezzo con la maglia della Juventus mette a segno ben 22 reti in 45 presenze, trovando inoltre l’esordio da professionista, il 7 febbraio 2016, nella sfida esterna della Juventus a Frosinone.

Nel luglio successivo però la Juventus non riscatta il calciatore, che fa ritorno al Livorno. Gli amaranto tuttavia nel frattempo sono retrocessi in Lega Pro. Inizia così una lunga diatriba tra Favilli e la società toscana. La categoria non risponde alle ambizioni del calciatore, mentre i livornesi vorrebbero mantenere il calciatore per tentare subito la risalita in Serie B. La soluzione arriva solo il 31 agosto, quando l’Ascoli si assicura le prestazioni di Favilli a titolo temporaneo. Con i bianconeri marchigiani trascorre due stagioni.
La prima stagione ad Ascoli corrisponde alla prima da professionista. Mette assieme oltre 30 presenze e realizza 8 reti in campionato. Un ottimo inizio che lo lancia per la stagione successiva. L’inizio nel 2017/18 è ottimo nelle prime 14 gare della stagione tra campionato e Coppa Italia segna 8 reti. Tuttavia, a inizio novembre riporta la lesione del legamento crociato del ginocchio destro, concludendo amaramente la stagione iniziata sotto i migliori auspici.

Il grave infortunio non frena però la Juventus dall’interessarsi nuovamente all’attaccante che per un anno e mezzo aveva trascinato la sua formazione primavera. I bianconeri acquistano l’attaccante dal Livorno per 7,5 milioni e per quasi tutta l’estate rimane aggregato alla prima squadra. Nella stessa estate 2018 però Favilli cambia ancora squadra. Il Genoa infatti se ne assicura le prestazioni per due anni in prestito con diritto di riscatto, che solo qualche mese dopo diventerà obbligo, per un totale di 12 milioni. Sulla sua avventura genoano però c’è poco da raccontare. A causa di un infortunio termina la stagione 18/19 anticipatamente. Nella stagione corrente ha invece segnato il suo primo gol in maglia rossoblù, lo scorso 9 gennaio, durante la sfida di Coppa Italia contro il Torino.

191cm x 85 kg Andrea Favilli è un calciatore dal fisico imponente. Il suo fisico si caratterizza per una muscolatura possente soprattutto negli arti superiori, caratteristica che gli permette di essere efficace in area di rigore e nel gioco aereo, imponendosi grazie proprio alla sua fisicità.
Dal punto di vista delle capacità velocistiche, è chiaramente limitato negli spazi stretti, soprattutto col pallone tra i piedi, ma sul lungo è comunque in possesso di una buona velocità, caratteristica che gli ha permesso di lavorare in maniera fruttuosa anche sui movimenti in profondità.

Destro naturale, è dotato di una discreta tecnica individuale, che gli permette di essere ordinato ed efficace nel controllo del pallone e discreto nella conduzione dello stesso. In termini tecnici e di fantasia ha poco da offrire. In compenso, grazie all’enorme potenziale fisico è particolarmente utile per il gioco della squadra sia sul gioco di sponda, sia nel gioco aereo.
Grazie ad un innato fiuto del gol è in grado di andare in rete in molti modi. Tra questi i migliori colpi li ha mostrati all’interno dell’area di rigore, con smarcamenti sia sul secondo palo per andare a colpire di testa, sia con l’attacco del primo, per andare a segnare gol di estremo opportunismo. In passato, soprattutto al livello giovanile Favilli si è dimostrato anche nella conclusione dalla distanza, sfruttando spesso la sua fisicità per eludere la marcatura del diretto avversario e segnare con rapide girate sul posto.

Gli evidenti limiti tecnici e qualche guaio fisico di troppo ne hanno limitato la carriera negli ultimi due anni e mezzo. Nelle ultime apparizioni col Genoa è parso sempre un pesce fuor d’acqua, appesantito e sprovvisto di quel fiuto del gol che ne aveva caratterizzato fin qui la carriera.
Il centravanti originario di Pisa avrebbe oggi bisogno di un’iniezione importante di fiducia e un ambiente tranquillo dove lavorare e guadagnarsi il posto tramite prestazioni al livello delle aspettative riposte in lui dagli addetti ai lavori. Genoa è stata finora una tappa difficile, sia per le difficoltà personali, che per la concorrenza nell’attacco di una squadra che aveva necessità di un finalizzatore per non retrocedere. In questo senso l’esplosione di Piatek nella prima parte della scorsa stagione, lo ha certamente penalizzato e demoralizzato. Oggi il suo nome è accostato al Bologna, che a gennaio ha provato la stessa operazione con Musa Barrow.

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