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Corriere di Bologna – Nel silenzio del Dall’Ara, il Bologna paga gli errori dei singoli

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1000 cuori rossoblu - Sara Melotti


Adesso che negli stadi i tifosi non possono entrare, c’è chi si inventa diverse maniere per godersi le partite del Bologna.
Ieri sera, qualcuno per vedere il match è salito a San Luca.

Ad ogni modo, i giocatori sono sempre i protagonisti della partita, e loro non mancano mai.
Nella serata di ieri, si sono visti Cristiano Ronaldo e il suo ormai immancabile codino, Tomiyasu che non l’ha lasciato un secondo, sempre preciso.
E poi lui, il vero protagonista di questa squadra: Sinisa Mihajlovic, con una splendida coppola, una t-shirt e sotto l’abito blu. 
Elegante come sempre, come solo lui sa essere.
Ieri sera, tutti si sono accorti di quanto fosse in forma. Nulla a che vedere con il Sinisa che mesi fa scendeva in campo con il lungo giaccone e la cuffia che quasi gli copriva gli occhi.
Ancora, si è rivisto finalmente Mitchell Dijks, dopo mesi e mesi fuori dal campo. E’ sempre lo stesso, stessa grinta e stessa forza. Il trattore del Bologna.
Purtroppo, anche i limiti di alcuni giocatori sono sempre gli stessi. E’ il caso di Denswil. E’ lui a causare il rigore per la Juventus, trattenendo in area De Ligt, principalmente sua è la colpa per la rete di Dybala, dal momento che lo marca sul destro, sapendo benissimo che in realtà il giocatore bianconero è un mancino.
Gli errori sono principalmente del centrale olandese del Bologna.

Tuttavia, la partita è vivace, i ritmi sono abbastanza alti.
Nonostante dagli spalti del Dall’Ara non arrivi altro che un silenzio spettrale.
Il calcio è tornato.
Per il Bologna le cose non sono cambiate: partita discreta, preparata nel miglior modo possibile, ma segnata da errori individuali.

Il rigore di Ronaldo non è tra i migliori della sua carriera: lo tira centrale, a mezza altezza.
E poi il tuffo di Skorupski
Qualcuno dal divano urla.
E così aveva fatto anche Sinisa, poco prima del rigore, quando Rocchi si stava dirigendo al Var
”Avevi fischiato bene fino ad adesso”. Queste le parole dell’allenatore del Bologna all’arbitro.
Parole che nulla servono ad evitare il rigore per la Juventus.
Nel silenzio, però, Rocchi sente qualche parola di troppo da parte di Loris Beoni, uno dei tattici bianconeri. Così lo espelle.

Questo calcio così diverso, ma alla fine poi neanche tanto, a qualcuno può piacere, a qualcun altro no.
Silenzio sugli spalti, in campo tante urla.
Il distanziamento non c’è. Ci si abbraccia, si protesta e ci si spinge.
Da questo punto di vista, nulla sembra essere cambiato.
E qualcuno oserebbe dire ”Anche i rigori a favore della Juve non sono cambiati”.

La partita che Sinisa voleva dal suo Bologna era una partita giocata a viso aperto.
Ma, si sa, quando giochi contro la Juve e ti scopri può capitare di prendere gol.
Tuttavia, gli errori del Bologna sono stati gli stessi di quelli fatti prima dello stop del campionato.

La squadra, nel complesso non se l’è cavata male, anche nei primi minuti aveva retto la pressione bianconera.
Tuttavia, gli errori dei singoli hanno pagato, ancora una volta.

(Fonte: Corriere di Bologna – Daniele Labanti)

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