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Corriere di Bologna – Bologna FC, parla Michel Kreek: “Denswil reagirà, ha le doti per farlo”

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fonte immagine: welovefootball.eu


Sul Corriere di Bologna, questa mattina, Dimitri Canello ha intervistato l’ex calciatore Michel Kreek. Ala destra olandese, Kreek ha giocato al Padova e al Perugia negli anni 90, più esattamente tra il 1994 e il 1997. Cresciuto calcisticamente nell’Ajax, dopo il ritiro è stato tecnico di diverse formazioni giovanili dei Lancieri, successivamente è passato per l’Almere City, la Selezione U19 dell’Olanda come assistente, collaboratore di Frank de Boer all’Inter ed infine come vice nella Nazionale Femminile dell’Ajax. Infine, dallo scorso anno è tornato all’Ajax, dove è diventato il Responsabile del Settore Giovanile fino ai 16 anni.

Kreek ha parlato diffusamente di Stefano Denswil. Cresciuto nell’Ajax, Denswil oggi a Bologna sta attraversando un momento difficile. I due errori che hanno portato ai gol due gol vittoria della Juventus nell’ultima partita, sono gli ultimi di una lunga serie. Kreek ha speso solo elogi per l’ex Bruges.

SERIE A- L’opinione di Kreek non è troppo punitiva nei confronti di Denswil: “Il campionato italiano è di una difficoltà estrema, ultimamente soprattutto per i difensori. Le squadre giocano più aperte rispetto a quando giocai nel vostro campionato. E questo per i difensori è un problema in più”. Continuando sulle difficoltà del centrale, proprio nel match con la Juventus: “Io credo abbia le spalle larghe per sopportare un periodo di ambientamento e difficoltà. Non è detto che se per qualche mese le cose non vanno come si vorrebbe si debba buttare tutto a mare”.
Kreek, più avanti nell’intervista, sottolinea alcune delle problematiche che sta affrontando Denswil in una Serie A decisamente diversa da quella che l’ex Padova vide negli anni 90: “Per un giocatore che viene dall’Ajax in una squadra che lotta per la salvezza com’era il Padova a suo tempo, cambia tutto. A Padova il 95% del tempo bisognava difendersi. […] Nell’Ajax sai che per la maggior parte del tempo il pallone ce l’hai fa i piedi. Credo che il calcio italiano sia cambiato. Giocando con maglie difensive più larghe ovviamente i difensori faticano di più”.

IL PRIMO DENSWIL- Kreek, oggi come detto responsabile del Settore Giovanile all’Ajax, ricorda il giovane Denswil, visto nel periodo in cui ha allenato alcune formazioni giovanili dei Lancieri tra il 2018 e il 2012: Era uno dei più promettenti di quella covata. Ricordo un difensore roccioso, che metteva in campo uno strapotere fisico impressionante. Ha fatto molta strada, fino al Bruges”. Kreek prosegue descrivendone le principali caratteristiche: Oltre al calcio praticava anche kickboxing. Mi ricordava molto quando Zlatan Ibrahimovic faceva taekwondo. Le arti marziali aiutano molto nella coordinazione e nell’equilibrio, oltre che migliorare la propensione al gioco acrobatico”.

LA POSIZIONE DI DENSWIL- Denswil per buona parte della sua carriera si è diviso tra zona centrale e fascia mancina, Kreek ha però un’idea ben precisa sul suo ruolo: “Da noi all’Ajax faceva il centrale e vedo che Sinisa lo sta schierando in quel ruolo. Anche io lo impiegherei centrale se fossi l’allenatore”.

L’AJAX, L’IMPOSTAZIONE DIFENSIVA E I RICORDI- Infine, Kreek ha parlato di diversi argomenti. Tra questi l’impostazione difensiva del settore giovanile dell’Ajax negli ultimi anni. Una parte del gioco che oggi ai Lancieri viene trattata con più attenzione: “Il settore giovanile nel corso degli anni si è evoluto anche sotto il profilo del gioco difensivo. Prima era un calcio molto offensivo, adesso lo è ancora ma come avete visto negli ultimi anni in Champions League, qualcosa è cambiato anche per noi”.
La Serie A gli ha lasciato diversi ricordi, tra cui quello di Mihajlovic: “Certo che me lo ricordo. Peraltro, me lo sono trovato spesso di fronte, perché io ero ala destra e lui in quegli anni veniva impiegato come esterno sinistro basso”. L’ultimo ricordo di Kreek è invece legato ad una sua sfida proprio contro la Juventus, spauracchio di Denswil: Una partita sbagliata non può indirizzare in modo così netto il giudizio su un giocatore. Io dai tifosi padovani sono ricordato soprattutto per quel gol su punizione a Torino, credo che Stefano avrà molte altre occasioni per dimostrare il suo valore. È nel pieno della sua maturità agonistica, deve resistere a questo momento, poco felice e dimostrare di essere all’altezza del campionato italiano. Le doti le ha, reagirà sicuramente”.

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