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STORIE DI MAGLIE – Le maglie mai utilizzate

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Un settore dove è richiesta una certa dose di esperienza, altrimenti si rischia di prendere qualche sonora fregatura… quello delle maglie prodotte o preparate in vista di un futuro utilizzo, ma poi rimaste a giacere in magazzino o, in qualche occasione, usate in amichevole, giusto per non lasciarle inutilizzate.

Naturalmente il rischio, se non si conosce bene quello di cui stiamo parlando, è che qualcuno tenti di propinarci, magari a caro prezzo, qualche maglia spacciata come indossata contro una determinata squadra (magari solamente perché il proprietario l’ha avuta da un contatto in quella società, che non significa però che sia stata usata, e se sì, non necessariamente contro di loro) oppure, ancor peggio, una maglia che semplicemente non esiste.

Però chi è un grado di capire cosa ha in mano, può avere la possibilità di inserire in collezione una tipologia di maglia che, seppur snobbata da tanti collezionisti, rappresenta invece una particolarità assoluta, per non dire una vera e propria chicca, anche se il valore puramente economico non è elevato… ma il vero collezionista lo fa per passione, non per guadagnarci, e d’altronde non tutti sanno apprezzare… è giusto che maglie del genere finiscano nelle mani adeguate.

Andiamo ora ad analizzarne alcune.

Per la copertina non potevo che scegliere questa, anche per omaggiare quel gran signore, oltre che grandissimo presidente, che ci ha lasciato un paio di mesi fa: Giuseppe Gazzoni Frascara.

Al termine del campionato 1995-96 il Bologna ritorna finalmente in serie A.

Per i festeggiamenti, i magazzinieri preparano una maglia geniale: simile a quella da gioco, ma con la A di Carisbo in maiuscolo.

Alcune maglie sono personalizzate con nome e numero, ma con caratteri non ufficiali, altre rimangono neutre.

Penso che l’immagine del presidente (nella foto con Andrea Mingardi) che la indossa sopra la camicia con cravatta sia talmente splendida da non necessitare di alcuna descrizione.

Adesso facciamo un passo indietro, solo per parlare brevemente di una maglia a cui avevamo accennato nella seconda puntata della mia rubrica, quella dedicata ai primi sponsor (qua il link: “Storie di Maglie – I primi sponsor”

Questa maglia in realtà è stata indossata, ma mai in gare ufficiali, per il ben noto problema del simbolo dello sponsor tecnico, di cui parlo in dettaglio nell’articolo sopra citato.

Parlavamo del presidente Gazzoni, dunque non possiamo prescindere da un’ annata straordinaria, quella in cui il Bologna torna a vincere un trofeo per la prima volta del 1974: la Coppa Intertoto.

Qua occorre spiegare una volta per tutte, perché l’errore si protrae ancora nel tempo, sia a causa del sito di un noto collezionista, che di un libro che parla di maglie (non del Bologna, ma di un’altra squadra), che la maglia di cui sto per raccontarvi non è quella della finale, bensì quella utilizzata in semifinale di ritorno.

Infatti il 5 agosto 1998 il Bologna perde a Marassi 1-0 contro la Sampdoria, ma forte del risultato dell’andata, approda in finale.

La squadra gioca con una maglia bianca particolare, le due bande rossoblu infatti sono verticali e non oblique, e così pure lo sponsor; teoricamente questa doveva essere la maglia da trasferta da usare in Europa, e probabilmente anche in campionato (faccio questa affermazione perché è assai anomalo che nel campionato 1997-98 avessimo soltanto la seconda maglia gialla, e nessuna terza maglia bianca come l’anno prima e quello successivo).

Il fatto è che dopo la vittoria dell’Intertoto, è stato deciso di ritirare la maglia; gli addetti hanno preparato molte delle maglie vergini che erano disponibili in magazzino, applicando nome e numero, e spesso anche la toppa di lega, maglie che poi sono state autografate dai calciatori, ed in seguito vendute per beneficenza.

Altre sono state regalate, e la stessa sorte hanno subito quelle rimaste senza nome e numero.

Ne consegue che la maglia come quella postata non è mai stata utilizzata in partita, come invece quella con tutte le differenze del caso, utilizzata a Genova.

Due maglie bianche, la Motor Show 2006-07, e la Cogei 2009-10.

Serie B, metà novembre 2006, il Bologna cambia diversi sponsor in questo campionato, e siccome incombe l’inizio del Motor Show, il patron Cazzola decide di usarlo come sponsor per una manciata di partite.

Giochiamo sicuramente due gare in completo rosso ed altre due in rossoblu, poi subentra il nuovo sponsor, dunque la maglia bianca rimane assolutamente inutilizzata, ma comunque preparata.

Ne esiste anche una versione con lo sponsor nero, probabilmente una prova.

La Cogei ha avuto una sorte simile, nell’anno del centenario 2009-10 la versione bianca è rimasta esclusa dalle gare ufficiali, dove è stata usata solamente per una volta la maglia verde e quella rossoblu.

Tuttavia, essendo il primo sponsor della stagione, fra i tanti che si sono susseguiti, era già stato utilizzato in amichevoli precampionato, infatti esistono delle foto, finite poi anche nella raccolta delle figurine del centenario, dove si vedono alcuni giocatori che la indossano.

Nell’anno della promozione (2007-08), come già detto nell’articolo dedicato ai portieri (Storie di Maglie – Le maglie da portiere) , per l’estremo difensore è stato eccezionalmente utilizzato solo ed esclusivamente il modello di colore verde.

I modelli disponibili e quindi preparati però erano svariati, e qua ne vediamo due diversi, dai colori piuttosto bizzarri.

Coppia di maglie gialle, annate differenti. La Colombo, a sinistra, è una maglia 2006-07 trasformata in 2007-08 e, a quanto mi risulta, mai utilizzata in gare ufficiali, ma probabilmente in amichevole si, visto che ha degli evidenti segni di campo.

Va anche detto che di questa annata ho trovato pochissima documentazione fotografica, quindi un giorno potrei anche scoprire che è stata usata in una delle gare giocate senza sponsor… ma c’è dell’altro : vedete quel cerchietto nero sopra il nome del giocatore?

E’ una pecetta, di solito si usa per coprire uno sponsor o qualche scritta, in caso siano sorti problemi improvvisi che non si potevano risolvere in altro modo; ebbene, sotto questa pecetta c’è il simbolo della Macron ricamato.

Il perché sia stato coperto è un vero mistero, dato che la maglia è a tutti gli effetti un prodotto Macron, e difatti il simbolo lo troviamo in altri punti…questa è una delle cose belle del collezionismo, che ci siano ancora tante cose da scoprire… come nell’altra maglia gialla di Marocchi.

Ordunque, nel primo anno di A con Ulivieri (1996-97), quello del settimo posto, per intenderci, il Bologna non utilizza la terza maglia, ma solo la prima rossoblu e la seconda bianca.

Circolano però alcune maglie gialle senza nome e numero, in pratica maglie da store, che a quanto pare sono state vendute nei negozi all’epoca.

Non sono in grado di dire con assoluta certezza se la terza maglia fosse inizialmente prevista, e poi non venne utilizzata, però l’esemplare in mio possesso è diverso da quelle che si trovano sui siti di vendita online, e studiandola con attenzione, ci rivela tante cose interessanti, che non chiariscono completamente il mistero, ma sicuramente ci aiutano ad arrivare molto vicino alla verità.

Premesso che la maglia apparteneva a Gianfranco Marocchi in persona, che ne ha fatto dono ad un caro amico, il quale poi me l’ha girata.

Questo non significa necessariamente che sia buona, infatti tante volte i calciatori regalano maglie da store oppure appositamente preparate dal magazziniere col materiale che ha a disposizione, quindi magari taglie sbagliate, sponsor, numeri, nomi e toppe che non sono quelli giusti, oppure applicati frettolosamente e male, e via dicendo.

Tuttavia, come dicevamo prima, e come ben sanno i collezionisti seri, le maglie “parlano”: chi ce le dà può raccontarci anche delle storielle inventate, ma tante volte è la maglia stessa a rivelarci come stanno le cose.

La prima e la seconda maglia di quell’anno, nella versione a manica lunga, erano esattamente uguali a quelle a manica corta : stesso tessuto, ed entrambe vendute negli store.

Nel campionato successivo, invece (quello dell’unico anno di Baggio al Bologna) le maglie a manica lunga avevano delle differenze rispetto alle corte, tra le quali la felpatura interna, e non erano vendute nei negozi, ma le aveva a disposizione solamente la società.

La maglia gialla di Marocchi è appunto felpata…questo a cosa ci porta? 

All’assoluta certezza che, nonostante non sia mai stata utilizzata, nonostante la toppa di lega non sia applicata nella maniera corretta, nonostante nome e numero siano di gommina, quindi fatti al pantografo, dunque nella versione da store e non da magazzino, la maglia proviene assolutamente dal magazzino del Bologna, e ad assemblarla è stato proprio il magazziniere, anche se probabilmente solo per esaudire la richiesta del giocatore che doveva regalarla.

Ma per quale motivo in magazzino c’era una Carisbo gialla a manica lunga felpata, se la gialla non è mai stata usata, ed in più la felpatura è entrata in uso solo nel campionato successivo?

Le ipotesi sono due : la prima, c’era l’intenzione di utilizzare la maglia gialla anche nel campionato 96-97, e la Diadora ne voleva approfittare per testare la nuova tipologia di maglia felpata, in vista dell’entrata in uso definitiva nel campionato successivo.

La seconda : è una maglia che la Diadora aveva realmente approntato per il campionato 97-98, e non essendo ancora cambiata la sponsorizzazione delle maglie da Carisbo a Granarolo, lo sponsor è rimasto quello, poi a cambio avvenuto, la maglia è stata accantonata nell’impossibilità di adoperarla.

Questo spiegherebbe anche perché ogni tanto spuntano maglie 96-97 con sponsor Granarolo in uso solo dal 97-98 (le maglie rossoblu sono quasi identiche, tranne che per alcuni piccoli particolari): per finire le scorte di maglie vergini è stato impresso il nuovo sponsor sulle vecchie maglie, probabilmente utilizzate solo in amichevole.

Di sicuro la Carisbo gialla felpata è una maglia più unica che rara, a parer mio di valore molto superiore a molte maglie regolarmente indossate, e sono ben felice di possederne una!

Vorrei chiudere con una maglia che non è del Bologna, ma che secondo me è veramente bella,

La maglia nera della Roma 2007-08.

Questa maglia non è mai stata utilizzata in gare ufficiali, se non dal portiere.

In Champions League è stata usata ma, per regolamento, la coccarda di Coppa Italia è stata spostata sulla manica.

Dunque maglia preparata e mai utilizzata, ma molto più bella della versione europea, con quella coccarda gigantesca che ricorda quelle degli anni 60 e 70… e poi è pur sempre una maglia di Totti !

Allora che ne dite, sono o non sono estremamente interessanti le maglie mai utilizzate?  

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