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Nella mente del Mister: Bologna-Sassuolo

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fonte immagine: pianetafanta.it


Derby emiliano per Bologna e Sassuolo questa sera al Renato Dall’Ara. Di fronte due squadre molto offensive. Il Sassuolo ha nell’attacco la sua arma migliore, visto e considerato che ha messo assieme ben 55 reti finora, risultando il quinto attacco del campionato. Tuttavia, anche la formazione di De Zerbi ha incontrato diversi problemi difensivamente ed ha difetti strutturali sui quali Mihajlovic potrebbe lavorare.

LE SCELTE DI MIHA- Il probabile rientro di Medel permette al tecnico serbo di tenere un cambio dalla panchina. A San Siro il solo Baldursson diede freschezza, ma poter contare eventualmente sulla qualità di Nico Dominguez sarebbe fondamentale, anche visto con quale efficacia l’argentino sfrutta la sua visione di gioco. In attacco Palacio potrebbe mettere in difficoltà la difesa neroverde. De Zerbi non trova una coppia fissa e tutti gli interpreti hanno mostrato diverse lacune nel difendere con la linea alta. L’argentino del Bologna grazie alla sua qualità potrebbe aprire spazi importanti per Orsolini e Barrow. Entrambi potrebbero godere infatti di buona libertà. Kyriakopoulos e Muldur, titolarissimi di questo post-lockdown, sono esterni bassi giovani e con una notevole propensione a offendere. Attenzione dunque agli spazi in profondità soprattutto sugli esterni.

COME DISINNESCARE IL TRIDENTE- In avanti ecco le armi migliori del Sassuolo: Boga, Caputo e Berardi, ma anche Defrel, sono le punte di diamante di una squadra, che ha il miglior attacco delle compagini che ambiscono all’Europa, inferiore solo a quello delle prime quattro. Gran parte del merito va ai 3 uomini davanti autori insieme di 37 reti, 40 se consideriamo anche il francese Defrel.
Difficile pensare di disinnescare la velocità e il dribbling di Boga, più facile immaginare di ingabbiarlo grazie ad un centrocampo a 3, creando densità nella zona della trequarti difensiva, porzione di campo in cui sia l’ex Chelsea, ma anche Berardi amano ricevere il pallone per puntare dritti alla porta.

MARCATURA STRETTA- In pochi invece hanno saputo fermare Ciccio Caputo. L’ex attaccante di Empoli e Bari è una vera e propria forza della natura. Velocità, fiuto del gol e tecnica, il centravanti neroverde risulta a tratti immarcabile, grazie al movimento senza palla e l’abilità nel muoversi negli spazi aperti. Una marcatura stretta sembra la soluzione più facile, ma ciò che serve davvero è che il reparto del Bologna si muova con armonia per disinnescare la bravura del centravanti di Altamura.

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