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Nella mente del Mister: Milan-Bologna

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fonte immagine: Getty Images


Nuovo giro, nuova corsa. In questa Serie A che non si ferma mai, siamo oramai arrivati allo sprint finale, con tanti verdetti da scrivere, altri pronti ad essere emessi. Il Bologna di Mihajlovic ha abbandonato tutte le velleità di Europa. Il pareggio col Napoli, seppur importante per quanto riguarda il prestigio e la prestazione offerta, ha chiuso di fatto la corsa felsinea all’Europa League, con la classifica che recita ora meno 10 proprio dal Milan settimo, prossimo avversario dei rossoblù.

IL MILAN DI PIOLI – La formazione rossonera ha trovato nuova linfa sotto la guida di Stefano Pioli, di cui a Bologna si conoscono piuttosto bene le abilità. Pioli ha rimesso in carreggiata una squadra in grossa difficoltà. Poche semplici mosse, un 4-4-2 abbastanza offensivo, con Frank Kessié e Bennacer veri equilibratori della compagine rossonera.
La svolta del Milan è arrivata però quando ha trovato in Ante Rebic un valido compagno di Zlatan Ibrahimovic. Il croato e lo svedese sembrano dividersi l’area di rigore e il minutaggio alla perfezione. Attenzione soprattutto allo svedese, in grado, giocando spalle alla porta, di creare spazi per tutti gli incursori a disposizione di Pioli, che infatti alternativamente vanno in rete Calhanoglu, Bonaventura, Kessié e lo stesso Rebic, che spesso usufruisce dei movimenti Ibra per occupare l’area di rigore e finalizzare. Limitare questi inserimenti sarà compito della cerniera di centrocampo formata da Poli e Dominguez.
Fondamentale per limitare il Milan sarà anche limitare le ripartenze in campo aperto di Theo Hernandez, il francese è stato una spina nel fianco delle difese avversarie per tutta la stagione, grazie alla sua capacità di rovesciare il fronte d’azione grazie alle sue progressioni palla al piede.

ATTACCARE IL DIAVOLO – Ci sono diverse ottime soluzioni per attaccare il diavolo. Il Milan infatti è comunque una squadra con qualche deficit difensivo. La coppia Romagnoli-Kjaer soffre quando lascia molto campo alle sue spalle, spazi facilmente attaccabili dal tridente del Bologna, ed in particolare dalla velocità di Barrow.
Sulla destra, settore di competenza di Orsolini, la sfida con Theo Hernandez potrebbe volgere a favore dell’esterno rossoblù, in grado di mettere in difficoltà terzini dalle doti spiccatamente più difensive.
Soriano, inoltre, muovendosi tra le linee potrebbe diventare una spina nel fianco alle spalle del duo Bennacer-Kessié. Sarà importante per il Bologna muoversi cercando di occupare gli spazi vuoti tra le linee del Milan, i rossoneri hanno infatti imparato a soffrire, anche situazioni di svantaggio, ma faticano ancora a correre all’indietro.
Attenzione infine alla partita di Nicolas Dominguez. Il centrocampista argentino sarà fondamentale per servire in maniera adeguata i suoi compagni. San Siro lo ha ispirato appena una settimana fa per il primo assist della sua esperienza italiana, chissà che non possa ripetersi quest’oggi.

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