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IL GRILLO PENSANTE – Tra streghe e mercato

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Buona la seconda. Il Bologna riscatta la magra figura di San Siro travolgendo il Parma in un derby a senso unico, dove i ducali si sono presentati effettivamente debilitati da infortuni e squalifiche ma non per questo la partita poteva essere sottovalutata. Rispetto alla formazione schierata una settimana prima, soltanto Dominguez e Orsolini (in panchina) oltre a Dijks (squalificato) non sono scesi in campo dall’inizio, sostituiti rispettivamente da capitan Poli, Skov Olsen e dal debuttante Hickey; lo stupore provocato dalla temerarietà con cui Mihajlovic ha gettato quest‘ultimo nella mischia è stato polverizzato dall’autorevolezza con cui l’adolescente scozzese ha azzannato la partita, diciotto anni trasudanti personalità ed esuberanza che hanno fatto stropicciare gli occhi ad un’estasiata platea rossoblu. Una rondine non fa primavera ma se questo è il biglietto da visita si giustifica perchè anche il Bayern Monaco lo corteggiava con insistenza.

La partita nel complesso è stata condotta a proprio piacimento dal Bologna, eccezion fatta per una decina di minuti iniziali nei quali il Parma ha fatto la voce grossa senza però riuscire a trovare la zampata vincente; scampato il pericolo, i rossoblu hanno colpito nel primo tempo con una doppietta dell’imprescindibile Soriano e, nel secondo tempo, con Skov Olsen che ha coronato una prestazione finalmente solida e convincente. Nel frangente che ha condotto alla quarta marcatura di Palacio, l’immancabile rete subìta (marcatore Hernani) che ha aggiornato a quota 35 le partite consecutive con la porta violata, a prolungare un’emorragia a cui sarebbe francamente opportuno porre un rimedio; purtroppo difficilmente arriverà dal mercato, al già chiaro concetto che l’affidabile centrale difensivo agognato da Sinisa sarebbe rimasto una chimera si è aggiunta recentemente la partenza in direzione Genoa di Mattia Bani, archiviata da Riccardo Bigon come “un’opportunità di mercato soprattutto per il giocatore“. Trattandosi pur sempre di un titolare inamovibile della scorsa stagione (27 presenze condite da 4 reti) e della prima alternativa alla coppia titolare Danilo-Tomiyasu, la cessione per una cifra complessiva (tra prestito e riscatto obbligato) tra 4 e 5 milioni parrebbe un po‘ misera considerando anche i 26 anni di età. L’operazione farebbe confidare in un colpo last minute ma lo stesso DS felsineo ha prontamente ghiacciato ogni velleità specificando che con Denswil e l’arretramento di Medel il comparto è al completo (nell’attesa implicita di piazzare anche gli esuberi Paz e Calabresi). L’eco delle parole di Bigon è riecheggiato fino all’orecchio di qualche burlona divinità pallonara che, per aggiungere pepe ad una situazione già piuttosto speziata, ha spedito dritto in infermeria Poli con un peròne spezzato (starà fuori 2 mesi), col risultato che i solo talenti nordici Svanberg e Baldursson diventerebbero le uniche alternative a Schouten e Dominguez…sicuro che sia il caso di far traslocare Medel dalla mediana? Poche ore e il rebus sarà risolto, dando contestualmente per scontato che la pressione del Milan per Tomiyasu resti vana.

La musica sembrerebbe la stessa nel reparto d’attacco: praticamente naufragata la trattativa Supryaga e non essendo custodito nessun Piano B, il centravanti da doppia cifra che avrebbe dovuto vestire rossoblu resterà una voglia insoddisfatta, con buona pace dell’allenatore che lo richiedeva a gran voce. Spedito il rientrante Falcinelli in terra slava, anche Juwara ha preparato le valigie ma in direzione opposta, dove la dirigenza dello Sporting Lisbona lo accoglierà per mezzo di un prestito con diritto di riscatto fissato tra i 6 e i 7 milioni; operazione che, nel caso il Bologna non si fosse riservato un diritto di contro-riscatto, qualche perplessità la desta.

Non vi sono segnali, almeno al momento, che possano indurre a sperare nell’inserimento di nuovi pregiati tasselli sullo scacchiere rossoblu ma ogni tifoso che si rispetti, in cuor suo, resta strenuamente aggrappato all’icona del coniglio che balza fuori dal cappello in extremis; c’è tempo fino alle ore 20:00 di lunedì e, sebbene tutti i pensieri domenicali saranno focalizzati sull’insidiosa trasferta di Benevento, non appena archiviata (auspicando vittoriosamente) la caccia alle Streghe dell’ex Pippo Inzaghi, scatterà il conto alla rovescia che scandirà lo sprint finale del calciomercato più surreale della storia recente. Sperando in un Bologna che, arrivando a fari spenti, possa diventare un insospettabile protagonista.

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