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Il ritorno dell’Ex: Lazio -Bologna

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Corriere dello Sport

 

 

Bologna e Lazio si affrontano per la quinta giornata di Serie A, le squadre sono distanti appena un punto l’una dall’altra, i rossoblù sono a quota 3, mentre la squadra di Inzaghi è a quota 4.

Nell’ultima partita di campionato il Bologna è uscito sconfitto da un rocambolesco derby giocato in casa contro il Sassuolo, finito 3 a 4 per i neroverdi. Invece, la Lazio ha perso per 3 a 0 in casa della Sampdoria. Adesso entrambe proveranno ad ottenere la meglio per risalire la classifica. Mihajilovic, che ha vestito i colori biancocelesti dal ’98 al 2004, proverà a recuperare Lorenzo De Silvestri, unico ex che, probabilmente, scenderà in campo sabato sera. I due, entrambi doppi ex, sono legati da un movimento continuo che li porta spesso ad incontrarsi nel cammino delle proprie carriere.

Il terzino rossoblù inizia la sua carriera proprio tra le fila della formazione laziale esordendo per la prima volta tra i professionisti all’età di 17 anni nella Coppa Intertoto. Prosegue la sua avventura in biancoceleste conquistando l’esordio in A a 18 anni contro la Fiorentina nel 2007. Successivamente inizia a conquistarsi sempre più la fiducia dell’allenatore che inizia a mandarlo in campo con continuità, conclude la stagione 2007-08 con 34 presenze totali tra campionato e coppe. Riesce anche a segnare un gol nella partita di Coppa Italia contro il Rende, il 20 agosto 2006. L’anno successivo con la maglia biancoceleste gioca 28 partite prima di trasferirsi in Toscana alla Fiorentina. Con il club viola gioca per 3 anni, il primo, sotto la guida di Cesare Prandelli, gioca 34 partite fornisce 4 assist e mette a segno anche un gol, il secondo anno arriva Mihajilovic, con il quale aveva rischiato di incontrarsi già alla Lazio nella stagione 2004-05 (Lorenzo entrava in Prima Squadra e Sinisa passava all’Inter). Durante questo campionato inizia come titolare proprio sotto la guida di Mihajilovic che poi gli preferisce Gianluca Comotto. Concluderà il campionato con 26 presenze totali. Il terzo e ultimo anno in maglia viola lo inizia sotto la guida di Sinisa e lo conclude con Delio Rossi (anch’egli doppio ex della partita), giocherà 22 partite buona parte da subentrato.

Nell’estate del 2012 passa alla Sampdoria, con i blucerchiati dopo un inizio di stagione sotto la guida di Ciro Ferrara che lo impiegherà pochissimo, ritroverà Delio Rossi che inizierà a mandarlo con continuità, rendendolo un perno della formazione blucerchiata. In 4 anni e mezzo con il club ligure De Silvestri giocherà 114 partite totali condite da 8 gol e 9 assist. La storia tra De Silvestri e Mihaijlovic sembra non voler finire e, prima di rincontrare l’allenatore a Bologna, lo ritrova nel Torino, quando nella sessione di calciomercato estiva del 2017-18 passa al club granata. Con il Toro Lorenzo eguaglia il proprio record personale di gol stagionali raggiungendo quota 7. Nei complessivi 4 anni in granata giocherà 128 partite totali (record personale di presenze con una sola maglia) segnando 13 gol e fornendo 10 assist.

A settembre di quest’anno si trasferisce in rossoblù, ad oggi ha giocato tutte e 4 le partite disputate dalla squadra subendo una contusione nell’ultima contro il Sassuolo, che lo ha messo a rischio per la gara di sabato.

Una menzione speciale, grande ex di entrambe le squadre, va fatta per Beppe Signori, che ha indossato la casacca biancoeleste della Lazio per cinque anni, dal 1992 al 1997 e quella rossoblù, dal 1998 al 2004. Di entrambe le formazioni è stato capitano e con il Bologna ha giocato 143 partite, segnando 67 goal.

Tra gli altri abbiamo anche due ex che oggi ricoprono cariche societarie all’interno dei due club come Marco Di Vaio e Igli Tare. Il dirigente biancoceleste al Bologna ha passato due stagioni da calciatore, durante la prima, nel 2003-04, la squadra arrivò dodicesima e l’attaccante mise a segno 7 gol, il secondo anno fu pessimo, e Tare probabilmente lo ricorda con grande amarezza, la squadra retrocesse perdendo il doppio spareggio con il Parma; nella partita di andata l’attaccante aveva segnato l’unico gol della partita che permise al Bologna di vincere 0 a 1. Nell’estate del 2005 da Bologna passò a Roma, dove ha giocato fino al 2008 mettendo a segno 4 gol in 54 partite nei 3 anni biancocelesti. A fine contratto ha deciso di rinnovare con la Lazio non più come calciatore, ma come dirigente sportivo. Ha iniziato prima come coordinatore dell’area tecnica poi dal 2008 haconseguito il patentino da Direttore Sportivo e da 12 anni ormai guida la Lazio. Al momento il suo palmares da DS vanta 3 Coppe Italia e 3 Supercoppe italiane, ma anche tanti talenti scoperti.

Marco Di Vaio, oggi responsabile scout del BFC, nella Lazio ci è cresciuto e si è fatto le ossa. Ha iniziato giovanissimo, a 14 anni, giocando tra le fila del settore giovanile biancoceleste. Viene aggregato in Prima Squadra da Dino Zoff nella stagione 1993-94 ma non scenderà mai in campo in Serie A, mentre esordisce in Coppa Uefa e Coppa Italia. La stagione seguente, grazie all’arrivo di Zeman in panchina, Marco inizia a trovare più spazio giocando 13 partite in campionato. Se con la maglia biancoceleste ha iniziato la sua carriera, con quella rossoblù la conclude. A Bologna ci arriva nel 2008 a 32 anni, nonostante non fosse più un ragazzino la voglia e la determinazione sono quelle di sempre, e di fatti fa innamorare i tifosi rossoblù segnando caterve di gol (66) arrivando a superare centravanti storici come Bulgarelli. Con la casacca rossoblù sulle spalle ha giocato il maggior numero di partite (164) con una sola maglia e segnato il maggior numero di gol, è praticamente riuscito ad esprimere al meglio tutte le sue qualità. Talmente affezionato alla gente e alla città che ha deciso di concluderci la carriera e continuare a viverci e lavorare.

 

Nella storia dei due club ci sono anche calciatori che sono passati direttamente da una parte all’altra o addirittura che sono stati inseriti nella stessa trattativa. Una storia come quest’ultima è quella di Mourad Meghni e Gaby Mudingayi.

Meghni a Bologna ha giocato prima nelle giovanili dove ha vinto un Campionato Allievi e poi successivamente in Prima Squadra dove nel 2002 esordisce in Serie A e segna anche la sua prima marcatura tra i professionisti il 23 marzo 2003 contro il Como.

Gioca la stagione seguente sempre a Bologna 17 partite e segna anche 3 gol. L’anno dopo viene girato in prestito al Sochaux (squadra francese), qui gioca soltanto 16 partite e a fine stagione fa ritorno a Bologna. Il Bologna era retrocesso e Meghni in B gioca quasi tutte le partite (35) e segna altri 2 gol. Il 2007 è l’anno del passaggio alla Lazio. Meghni, in biancoceleste gioca per 4 anni, il vizio del gol l’ha perso e le partite (48) non sono neanche troppe fino al 2011. Il cartellino di Meghni diventa per intero della Lazio, quando nel 2008, il Bologna acquista Mudingayi cedendo l’altra metà del cartellino alla squadra di Lotito del centrocampista algerino e 7 milioni di euro.

Lazio e Bologna per Mudingayi sono le migliori esperienze calcistiche fatte in carriera, in biancoceleste gioca per 3 anni 69 partite e 1 gol, in maglia rossoblù gioca 125 partite in 4 anni e realizza anche 2 gol risultando tra i migliori calciatori della formazione felsinea e uno dei più impiegati.

Altro storico calciatore rossoblù che ha vestito anche la maglia della Lazio è Kennet Andersson.

L’attaccante svedese, oggi Direttore Sportivo del Goteborg, con il Bologna ha giocato prima dal 1996 al 1999 scendendo in campo 86 volte, realizza 26 gol vince un Intertoto, e poi ritorna, dopo una breve parentesi alla Lazio dove scende in campo soltanto due volte, ma vince una Supercoppa europea, la stagione seguente torna al Bologna. in rossoblù giocherà altre 28 partite arricchite da 7 gol

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