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Conferenza stampa pre Bologna-Cagliari. Mihajlovic: “Chiedo maggiore comunicazione, concentrazione e personalità. Mandzukic? Non lo voglio, nelle difficoltà bisogna essere lucidi”

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Questo pomeriggio, dalla sala conferenze di Casteldebole, l’allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic ha presentato il match di domani contro il Cagliari, match in programma alle 20:45 e valido per la sesta giornata di Serie A. Di seguito le parole del tecnico serbo:

Per condurre questa squadra ai prossimi due mesi come si fa?

“Lavorando come stiamo facendo, avendo fiducia e cercando di recuperare quelli che stanno fuori. In sei partite abbiamo subito cinque infortuni gravi. Andiamo avanti, comunque, fiduciosi ma consapevoli di dover migliorare nel nostro gioco e nel nostro atteggiamento. Nelle ultime partite abbiamo creato più degli avversari, abbiamo giocato meglio degli avversari ma alla fine abbiamo perso. Dobbiamo più che cambiare, aggiungere qualcosa a quello che abbiamo fatto finora e che servirà ai ragazzi di crescere individualmente ma anche come squadra. Dobbiamo comunicare di più in campo, concentrarci sempre al massimo e aumentare la personalità anche se nelle ultime partite quest’ultima non ci è mancata”.

Per 60-70 minuti riusciamo a controllare la gara, dopo succede qualcosa. E poi sulla poca concretezza sui tiri, come te la spieghi?

“Su tutto c’è una spiegazione, diciamo che in una partita ci sono più partite. Noi non siamo una squadra attrezzata come lo sono l’Inter o la Juve. Abbiamo tanti infortunati e i cinque cambi non aiutano. Siamo in emergenza e dobbiamo cercare di fare tutti qualcosa in più, compresi i giocatori che entrano. Sui tiri, invece, dipende tutto dall’abitudine e dalla fortuna, quei pochi tiri che facciamo in gol ce li annullano (ride ndr). Lavoriamo sui difetti e cerchiamo di migliorare. Il lavoro paga sempre, ne usciremo fuori”.

Cosa deve aggiungere Barrow: convinzione o condizione?

“Lui ha tre soluzioni: la prima è giocare bene e fare gol, la seconda non gioca bene e fa gol, la terza è giocare bene e non fare gol. Deve raggiungere una di queste tre soluzioni, speriamo nella prima ma anche la terza va bene. È anche penalizzato dal braccio problematico che lo condiziona”.

Con Santander fuori, Barrow giocherà prima punta?

“Se non giocherà Palacio, allora Barrow per forza di cose dovrà giocare prima punta. Nelle scorse partite qualche spezzone davanti l’ha fatto. Lavoriamo per migliorare”.

L’assenza di Santander condizionerà il modo di giocare davanti?

“Non cambierà nulla se non il fatto di avere meno scelta, meno giocatori che puoi ruotare”.

Si può aggiungere qualcosa dal mercato?

“Sul mercato degli svincolati non c’è nulla che ci può soddisfare”. Mandzukic? “Io non ho mai sentito nulla se non da voi giornalisti. Comunque non lo voglio, è svincolato e deve tornare in forma, ci metterà 2-3 mesi e intanto arriva gennaio. In queste situazioni di difficoltà bisogna rimanere lucidi e fare le cose con logica. Non prendiamo l’esempio del nostro Governo che fa Decreti alla ca..o di cane”.

Quando torna Medel?

“Il giocatore ha ripreso a correre, potrebbe essere disponibile per Napoli ma visto che c’è la sosta dopo non credo che lo rischierò”.

Che partita ti aspetti domani contro il Cagliari?

“Domani sarà una partita difficile. Loro sono partiti male ma poi si sono ripresi. Sono forti soprattutto sull’asse centrale e possono mettere in difficoltà chiunque. Noi giochiamo in casa e abbiamo preparato bene la partita. Se miglioriamo i tre punti di sopracitati arriverà un risultato positivo. I ragazzi sono sereni e fiduciosi, adesso non bisogna guardare la classifica”.

Contro la Reggina?

“Era importante passare il turno e far giocare chi ha giocato meno per capire su chi posso contare. Se fosse stata una squadra di Serie A avremmo sicuramente preso gol”.

La comunicazione?

“I tempi sono lunghi. Oggi i ragazzi, non solo i miei, se stanno insieme in cinque, non parlano ma si mandano i messaggi per telefono. Ai miei tempi si giocava a carte, si parlava, ci prendevamo in giro. Oggi stanno sempre sui social e anche in campo non gli viene naturale parlare. Dobbiamo anche migliorare nella concentrazione e nella personalità”.

Alla sua squadra manca un po’ di malizia?

“Io sono cresciuto per strada, oggi i ragazzi hanno tutto già pronto. È difficile che uno possa essere malizioso. So che hai ragazzi di oggi queste cose mancano. Mentre in altre cose sono molto più avanti di noi vecchi”.

Soriano è insostituibile in questo momento per la sua squadra?

“No, non ci sono giocatori insostituibili. Se gioca male è sostituibile”.

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