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il Resto del Carlino – Hickey: “Sogno il mio primo gol in un Dall’Ara gremito”

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crediti immagine: Damiano Fiorentini - 1000 Cuori Rossoblu

Lunga intervista de il Resto del Carlino ad Aaron Hickey: il giovane terzino ex Hearts è riuscito a ritagliarsi uno spazio rilevante nell’11 rossoblù, sfruttando appieno le chances derivanti dall’infortunio di Dijks

5 partite da titolare su 7, che impatto sulla serie A. “Per trovare spazio avrei dovuto dare il massimo. Sono stato anche fortunato, devo continuare così. Con il mister lavoro per affinare le due fasi, offensiva e difensiva. Mihajlović e i suoi collaboratori mi insegnano come posizionarmi al meglio nell’1 vs 1. Posso anche giocare a destra, ci ho giocato per una stagione intera, anche se il piede sinistro rimane il migliore. All’occorrenza posso tirare anche i rigori, ma non so se me lo consentiranno”.

I compagni. “Sono tutti molto gentili con me. Skov Olsen, Svanberg e Baldursson parlano un buon inglese per cui riusciamo a capirci bene, anche se a volte devo ripetere le cose a causa del mio accento scozzese. Palacio? Ogni consiglio è una lezione di calcio”.

Classifica corta. “Ho fiducia nel gruppo, solo con il lavoro potremo crescere. Oggi la classifica non ci sorride, ma ci sono ancora tante partite e tante possibilità per arrivare nella parte sinistra”.

Back to Scotland. “Sono nato e cresciuto a Jordanhill, quartiere situato nel West End di Glasgow. Là ho tutti i miei affetti, ma se sono focalizzato su uno obiettivo penso a quello. Mio padre, Neil, abita con me vicino Piazza Maggiore. Non ho sempre giocato a calcio: a dodici anni facevo la corsa campestre, una volta vinsi la “Glasgow Race”, ho capito successivamente che mi piaceva correre di più con il pallone tra i piedi. Oltre al calcio anche il rugby è uno sport importante in Scozia, anche se non lo seguo più di tanto. A proposito di Scozia, sono felicissimo che la mia nazionale possa disputare la fase finale degli Europei, vestire quella maglia è un sogno. Purtroppo non ho potuto rispondere a nessuna delle due chiamate della nazionale maggiore a causa degli infortuni”. 

Sulla Samp. “Se giocherò domenica? Io adesso sto bene, deciderà il mister se farmi giocare o meno”.

La scintilla di Bologna. “A tavola il mio piatto preferito sono le lasagne. Il club mi ha conquistato per la voglia di crescere che hanno tutti i miei compagni”.

Il sogno. “È bruttissimo giocare negli stadi vuoti, i tifosi sono fondamentali. Il sogno? Segnare il mio primo gol davanti a tutti i nostri tifosi in un Dall’Ara gremito”.

Rimpianti Bayern Monaco. “Non ho mai avuto dubbi sulla mia scelta di venire a Bologna”.

Fonte: Massimo Vitali – il Resto del Carlino

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