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Sampdoria-Bologna, gli uomini giusti al posto giusto

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crediti immagine: bolognafc.it


Serviva una partita gagliarda, fisica, sporca e con una piccola dose di fortuna e così è stato. Il Bologna torna da Marassi con tre punti preziosi in saccoccia, dopo una prestazione non banale e tutto sommato solida. Match che, come troppo spesso è accaduto, era partito subito in salita per la squadra di Mihajlović a causa dell’ennesimo gol preso (sono 41 gare consecutive con almeno un gol subito, 42 è il record assoluto detenuto dal Bordeaux nel ’64). Partita particolarmente bloccata nel primo tempo e che, a parte il gol di Thorsby, la traversa (su fuorigioco) di Orsolini e il goffo autogol di Regini, non gode di memorabili sussulti o nitide occasioni.  

Il secondo tempo si apre con un Bologna dal piglio decisamente più arrembante e coraggioso. Mihajlović dalla panchina predica calma, sa bene che con il gioco e con le idee il gol prima o poi arriverà. Non dovrà aspettare molto prima che questo accada: così come nel torrido giugno del post lockdown, anche in questo caso Orsolini si rivela autentica spina nel fianco dei blucerchiati e, come durante la scorsa stagione, infila Audero di testa su assist al bacio di Barrow. Il Bologna, una volta prese le misure sul fitto centrocampo della Samp, particolarmente ruvido e fisico, è riuscito in maniera più o meno efficace a congelare la partita, nonostante alcuni svarioni difensivi da matita rossa. I rossoblù avrebbero anche l’occasione per chiuderla definitivamente con Palacio che prima si fa ipnotizzare da Audero e al 94’ centra in pieno il palo, con Vignato che sulla respinta spara alto. 

Classica vittoria non spumeggiante, ma che fa bene al morale e alla classifica, in vista del duplice impegno in Coppa Italia e in campionato contro Spezia e Crotone, due partite da affrontare in maniera decisa e con la consapevolezza di avere tutte le carte in regola per centrare la doppietta. 

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