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La Bottega dei Talenti – Matteo Lovato

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fonte immagine: Twitter ufficiale Hellas Verona FC


In estate il Bologna ha trascorso diversi mesi alla ricerca di un difensore centrale che rispecchiasse l’esigenza di completare un reparto in cui le prime alternative ai titolari sono Gary Medel e Stefano Denswil, giocatori che per motivi diversi non possono essere considerati affidabili. Tutti tentativi senza esito.

In Serie A, nella stessa situazione del Bologna si è trovato anche il Verona. I gialloblù, salutato Kumbulla (a suon di milioni), ha cercato diversi difensori, salvo poi trovare la soluzione in casa: Matteo Lovato.

Matteo Lovato nasce a Monselice, provincia di Padova, il 14 febbraio del 2000. Inizia a giocare a calcio proprio nel settore giovanile del Padova. Lovato gioca nella squadra “di casafino al 2016, quando il Genoa lo osserva e decide di portarlo nel proprio settore giovanile. Con il Genoa gioca il campionato under17 nel 16/17, scendendo in campo 18 volte e segnando due reti.

Nella stagione 17/18, aggregato spesso alla Primavera, non gioca mai, e la stagione va in archivio in maniera piuttosto deludente. Nell’estate 2018 torna al Padova in prestito. Qui viene immediatamente aggregato alla formazione primavera, di cui è subito capitano, e gioca 18 volte tra campionato e coppa. La stagione termina con il Padova settimo in Primavera 2° (stesso girone del Bologna).

Matteo viene quindi riscattato dal Padova. La stagione 2019/20 è quella del passaggio tra i professionisti. Lovato, agli ordini di mister Salvatore Sullo, diventa immediatamente titolare di un Padova che punta dritto al ritorno in Serie B. A gennaio, mentre Sullo viene esonerato, Lovato passa per 500 mila euro al Verona che lo ha tenuto sotto controllo per tutta la stagione.

Con l’Hellas esordisce in Serie A il 18 luglio, contro l’Atalanta. Nella stagione in corso, Juric lo promuove titolare. Finora Lovato è risultato tra i migliori del Verona e una delle più liete sorprese del campionato.

In Nazionale non ha mai giocato nelle rappresentative giovanili. Oggi però fa parte del gruppo dell’under21, avendo recentemente esordito durante l’ultima sosta Nazionali, contro l’Islanda. In precedenza, era stato convocato, senza esordire, nell’under20.

188cm x 78kg, Matteo ha un fisico longilineo, con una muscolatura apparentemente non troppo sviluppata. Questo suo fisico asciutto ne favorisce soprattutto la corsa, Matteo infatti è molto rapido sia sul breve che sul lungo.

Destro naturale, è dotato di una buona tecnica individuale, visione di gioco e precisione negli appoggi (82.6% di precisione passaggi in questa stagione). Non è un caso che sia Sullo, che Juric nel corso di questi due anni gli abbiano affidato grossi compiti di impostazione da dietro. La sua efficacia col pallone tra i piedi non è mutata, anche cambiando posizione; infatti, se Juric gli ha affidato il centro della sua difesa a 3, Sullo lo ha spostato a sinistra e a destra della retroguardia, sempre con ottimi risultati.

Attento col pallone tra i piedi, attentissimo anche senza. Lovato è un difensore particolarmente efficace in marcatura. Lo si nota subito guardando le sue partite sotto la guida Juric: a Matteo viene spesso affidata la marcatura del centravanti avversari e i risultati del Verona, con lui in campo, sono stati ottimi finora. Arcigno e grintoso, non lascia respiro all’avversario. Inoltre, in marcatura sfrutta tutti i suoi mezzi fisici: dall’altezza, con la quale si distingue nei duelli di testa, alla velocità con cui sul breve ha la possibilità di anticipare qualsiasi avversario, e sul lungo può coprire ampie porzioni di campo.

Si tratta dunque di un difensore completo, che per caratteristiche potrebbe tranquillamente adattarsi anche in una linea a 4 di difesa. Lovato è sicuramente tra i prospetti più interessanti di questo campionato, e nonostante le sue grandi prestazioni sembra ancora abbastanza lontano dai radar delle big. Per questo un investimento su di lui, al momento, potrebbe non essere troppo oneroso e adatto alle casse di una squadra con una disponibilità finanziaria medio-bassa. Di sicuro l’Hellas non si farà strappare il suo gioiellino a gennaio, e il prezzo, a dispetto della crisi per la pandemia, potrebbe continuare a lievitare, ma vale la pena osservare da vicino la sua posizione sul mercato.

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