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Bologna

Alé Bulåggna – Lażż dal ménga

La rubrica “Alé Bulåggna” esplora il dialetto bolognese e lo collega al calcio. Ci ricorda che i guai sono sempre personali, e se li deve tenere colui a cui toccano

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La frase dialettale che proponiamo oggi, più che un proverbio, è una dura ed immutabile verità. E’ qualcosa che ancora più del solito impatta sulla vita di chiunque, e che è trasferibile non solo al calcio, ma a qualunque situazione, sebbene in questo caso proprio a livello sportivo risulti più sopportabile. E’ una verità, che nella goliardia dialettale si è tramutata in una legge.

Lażż dal ménga

La “lażż dal ménga”, la legge del menga, ha un semplice dettame, rigorosamente in rima: “che ci ce l’ha, se lo tenga”. Evitiamo magari di approfondire cosa sia l’oggetto che qualcuno dovrebbe avere. Basterà sapere che il motteggio viene utilizzato quando a qualcuno capita qualcosa di sgradito, e che un petroniano potrebbe rispondere a questa informazione dicendo che vale la “lażż dal ménga”, rendendo implicito all’amico che il problema è e rimarrà solo suo, perché appunto, ci ce l’ha se lo tenga.

All’interno dello stadio ed in ambito sportivo, possiamo utilizzare questa frase per numerose situazioni. Un difensore fa un errore colossale regalando un gol ai rivali? Vale la “lażż dal ménga”, quel giocatore lo abbiamo noi e quindi ce lo teniamo… gol compreso.

Ma possiamo vederla anche in un modo differente: arriva il classico gol dell’ex? Possiamo nuovamente chiamare in causa la “lażż dal ménga”, sia perché il gol subito e la rabbia per averlo subito proprio dall’ex di turno, l’abbiamo noi e la dobbiamo tenere, ma anche perché potevamo pensare a non rinforzare un’avversaria utilizzando la “lażż dal ménga”.

O ancora, abbiamo messo sotto contratto un giocatore con un ingaggio troppo elevato e n on troviamo nessuno che lo voglia? I DS delle altre squadre evidentemente si aggrappano alla “lażż dal ménga”, e per prendere il giocatore vogliono almeno che gli si paghi una parte dell’ingaggio.

Si potrebbe continuare ancora, perché la “lażż dal ménga” è costantemente attorno a noi.

A questo link troverete tutte le altre frasi dialettali uscite nella rubrica Alé Bulåggna.

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