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L’altro spogliatoio: l’Inter di Antonio Conte

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fonte immagine: Twitter ufficiale FC Inter

Questa sera il Bologna fa visita all’Inter di Antonio Conte. I rossoblù sono attesi a San Siro da una sfida particolarmente complicata. Infatti, a dispetto dei 6 punti di ritardo che i rossoblù hanno in classifica, i nerazzurri sono considerati i veri grandi favoriti di questo campionato.

DIFFICOLTÀ – L’Inter ha mostrato alcune fragilità in questa prima parte del campionato e della stagione in generale. I milanesi infatti distano 5 punti dal Milan capolista, e in Champions League sono ultimi nel girone, e corrono il grosso rischio di non qualificarsi nemmeno per l’Europa League.
Le difficoltà in questo inizio di stagione nascono soprattutto da problemi difensivi piuttosto gravi. L’Inter ha finora avuto poco equilibrio. La difesa a 3 ha mostrato evidenti problemi se aggredita durante il possesso, ha lasciato ampi spazi al contropiede avversario e ha risentito di diversi errori individuali. Un dato anomalo per una squadra di Conte, che della solidità difensiva ha fatto sempre una delle sue armi fin dal primo dei tre scudetti con la Juventus.
Ad aggravare la mancanza di equilibrio della squadra nerazzurra, con i gol subiti che sono arrivati a 21 finora in tutta la stagione, c’è anche il mancato supporto della mediana. L’assenza prolungata di Brozovic, le deludenti prestazioni di Vidal e un cambio di sistema con una delle due mezzali che gioca qualche metro più avanti, a supporto delle punte, sembra aver tolto sicurezza e solidità alla difesa che l’anno scorso è stata la migliore del torneo.

PUNTO DI FORZA – Le modifiche tattiche di Conte hanno favorito un miglioramento della fase offensiva della squadra nerazzurra. L’Inter è oggi il miglior attacco del campionato. Ha mostrato in varie occasioni una facilità incredibile nell’andare in rete. La formazione nerazzurra nel suo repertorio ha gol attraverso possesso palla consolidato e in ripartenza, col gioco in ampiezza e per vie centrali. Lukaku è l’uomo fondamentale di questo sistema. Il belga, oltre ad essere un bomber implacabile, svolge un lavoro fondamentale giocando di sponda e duettando con la punta a suo supporto (Sanchez o Lautaro) oppure allargando per le ali di centrocampo del 3-5-2 (in possesso più simile ad un 3-4-1-2), che come spesso capita nelle squadre del tecnico salentino sono più esterni offensivi che veri terzini difensivi.
Difficile trovare un modo per arginare la forza offensiva dei nerazzurri. La via migliore sarebbe quella di aspettare e ripartire cercando di ostruire quanti più spazi possibili. Un lavoro che la squadra di Mihajlovic non è mai sembrata adatta a svolgere.

SPAZI – L’Inter sviluppa il contropiede in maniera efficacissima, tuttavia i nerazzurri, come detto, sono molto efficaci anche costruendo la manovra da un possesso palla consolidato. Le tracce centrali, in verticale, sono occupate sia da Lukaku, che da una delle due mezzali, più spesso Nicolò Barella (unico vero insostituibile del centrocampo). I due vengono cercati a turno in quella zona di campo da de Vrij, regista difensivo, o dal centrocampo a cui è assegnato il compito di impostare la manovra. Trovato uno dei due uomini sulla trequarti, l’Inter attacca in massa l’area di rigore: oltre che con le due punte, anche con la mezzala che copriva la zona centrale della trequarti, con uno degli altri due centrocampisti e con i due esterni a tutta fascia altissimi, pronti a turno a chiudere sul secondo palo per finalizzare l’eventuale cross del loro omologo dalla fascia opposta. Sarà ancora una volta decisivo il lavoro di copertura dei due mediani nella zona della trequarti difensiva rossoblù. Un buon presidio di quella zona, insieme ad un lavoro attento e preciso dei due difensori centrali in anticipo su Lukaku potrebbe aiutare il Bologna a limitare gli inevitabili rischi in cui incorrerà. Limitare i pericoli e la produzione offensiva dell’Inter è in questo momento la strada più efficace per fare risultato contro i nerazzurri, che hanno mostrato le già descritte fragilità difensive.

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