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Torino – Bologna: 1 a 1, ma quanti rimpianti!

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TicketOne

 

 

Allo Stadio Olimpico “Grande Torino”, ore 12.30, va in scena l’anticipo della tredicesima giornata, dove la squadra di Giampaolo, ultima in classifica, riceve un Bologna reduce dal pareggio amarissimo di La Spezia. Il mister granata affronta l’11 di Mihajlovic con un 3 5 2, dove al centro della difesa ritroviamo una vecchia conoscenza, Lyanco, mentre al centro dell’attacco il solito Belotti a cantare e a portare la croce. Il Bologna ricomincia, in difesa, da dove aveva finito a Spezia, con Tomiyasu sulla fascia sinistra, mentre Medel si accomoda di fianco a Danilo e uno degli ex di turno, De Silvestri, a presidiare la fascia destra. a centrocampo, causa le assenze, Svanberg va a fare coppia con Dominguez, mentre l’attacco rimane il solito da almeno 4/5 giornate, con Soriano sul podio del direttore d’orchestra, e Barrow, Palacio e il giovanissimo Vignato a sfiancarsi e presidiare tutto il fronte d’attacco. Alla fine il giovanissimo italo-brasiliano risulterà il migliore fra i suoi.

Primo tempo che lascia poche situazioni al commentatore: una fucilata di Svanberg che coglie in pieno la traversa, presidio rossoblù con un altro paio di azioni interessanti e il Torino che pare stanco e demoralizzato. Si segnala solo un giallo per Nico Dominguez che, non essendo diffidato, sarà condonabile per la partita di mercoledì sera contro l’Atalanta. Il secondo tempo è quasi tutto di marca rossoblù con azioni e tentavivi che non trovano il bersaglio grosso: si ripete il solito copione, dove alla produzione quantitativa importante di palle goal, non corrisponde quella qualitativa, che premierebbe lo sforzo costante dei ragazzi di Sinisa. La beffa, se così la vogliamo raccontare, accade al 69′: Verdi su calcio di punizione, battuto sulla sinistra dell’attacco, infila la porta rossoblù, complice un pasticcio di Da Costa, che fa autogol con un tentativo di rinvio goffo. La faccia di Angelo, ripresa dalle telecamere di Sky,  esprime tutto il rammarico dell’estremo difensore bolognese, che fa incassare un goal alla sua retroguardia, fino a quel momento pressoché perfetta, con un Medel che aveva recuperato due palloni superbi su Belotti, evitando il goal. 

Dal 70simo in poi solo Bologna, con una girandola di occasioni (una stratosferica capitata a Palacio che tira a lato da favorevole posizione e Barrow che impegna da fuori area il portiere avversario in corner) che culminano con un goal di pregevole fattura. Vignato sull’out di destra si accentra e regala un pallone telecomandato a Soriano, catapultatosi in area, che infila Milinkovic-Savic fra le gambe. Ultimi dieci minuti come da copione: il Torino si chiude a difesa della propria porta e il Bologna che ci prova, ma senza riuscire a portare a casa il match, proprio come a La Spezia. Note liete del pomeriggio il ritorno sul terreno di gioco di Schouten (pregevoli alcuni suoi disimpegni) e di Dijks, a cui questi scampoli di partita devono servire per mettere minuti nelle gambe. 

Mercoledì sera si chiude l’anno solare agonistico con l’Atalanta al Dall’Ara: un occasione importante da non fallire per migliorare umore, classifica e prospettive. Questo Bologna ha dimostrato per l’ennesima volta di avere giocatori futuribili importanti e di giocarsela con tutti senza timore reverenziale: una volta recuperati tutti gli elementi attualmente out per infortuni, crediamo che gioco e punti in classifica miglioreranno a vista d’occhio. E non è solo questione di ottimismo, ma di obiettiva lettura di quanto avviene in campo, magari fasciata solo da un pizzico di passione per i nostri colori.

 

 

 

 

 

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