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Il Resto del Carlino – Barrow è diventato un rompicapo

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Damiano Fiorentini per 1000 cuori rossoblù

Era il 19 gennaio 2020, quasi esattamente un anno fa, quando Musa Barrow fece il suo esordio con la maglia rossoblù: entrato al posto di Sansone, per il gambiano, Mihajlovic non si fece troppe domande sul ruolo preciso dove collocarlo nello scacchiera della sua squadra: “vai e spacca“; tantomeno ci pensò nel derby con la Spal al Mazza del 25 gennaio, dove al 58° Musa prese il posto di un inconcludente Santander, per poi farsi vedere principalmente sulla sinistra, da lì fulminò poi Berisha con un destro a giro monumentale per il provvisorio 2-1.

Che il Bologna avesse acquistato un centravanti o un esterno allora non era un problema. Durante la personale cavalcata del gambiano nella seconda metà dello scorso campionato in pochi si fecero domande sul perché l’erede di Palacio giocasse al posto di Sansone: Musa si accentrava, tirava e segnava. Nove gol segnati, di cui otto da esterno sinistro e solo uno (al Meazza con l’Inter) da centravanti. Nella prima parte di questo campionato il registro è cambiato solo nelle proporzioni: dei tre gol realizzati da Musa, 2 sono arrivati da esterno puro (con il Cagliari), e uno mentre si scambiava posizione con Palacio, ma sempre di destro da sinisitra: il capolavoro da centrocampo contro lo Spezia.

L’estate ha restituito a Mihajlovic un Barrow sgonfio, tanto fisicamente quanto mentalmente, proprio ora che Musa sarebbe servito come il pane per poter ricoprire al meglio il ruolo di un Palacio che continua a metterci l’anima ma che vede ormai vicino quota 40 anni. A prescindere dalla forma del gambiano a Sinisa serve un centravanti che riempa l’aria di di rigore, e Barrow non sembra essere quel tipo di giocatore; Mihajlovic riuscirà ad adattarlo? Arriverà Sanabria? Ancora non c’è nulla di definitivo ma per quella casella del campo va trovato qualcuno.

Non è difficile però immedesimarsi negli occhi di chi sta a Casteldebole: vista l’abbondanza di esterni di questi giorni derivante dallo svuotamento dell’infermeria, il centravanti c’è, e potenzialmente è costato 19 milioni. Sinisa durante l’estate, nel paio di settimane a disposizione, non ha potuto adattare al meglio Musa nel ruolo che dovrebbe ricoprire. Qualcosa di come sarebbe dovuto essere da inizio campionato si è visto però contro il Verona con Palacio in panchina e Barrow al centro: un buon inizio dopotutto, che Sinisa si sia adattato ad attingere dalle risorse interne?

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