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Il Resto del Carlino – Schouten, primo esame contro la Juventus

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1000 cuori Rossoblu


Nell’estate del 2019, Jerdy Schouten arrivò a Bologna e i giornali olandesi lo etichettarono come il nuovo Andrea Pirlo. Paragone utile, più che altro, per illustrare le caratteristiche del giocatore: buona tecnica, visione di gioco e veloce nel prendere le decisioni giuste. 

Questa domenica il rossoblù scenderà in campo e affronterà il vero Andrea Pirlo, per la prima volta. Il 19 ottobre 2019, nel suo primo incrocio con i bianconeri, l’olandese rimase per tutta la partita in panchina ad osservare i compagni che solo all’ultimo minuto caddero, perdendo 2-1. Lo scorso 22 giugno, al Dall’Ara scesero in campo Bologna e Juventus (0-2), primo match a porte chiuse dopo il lockdown, e Schouten poté assistervi addirittura dalla tribuna, in quanto squalificato.

Nel 2020 il ventiquattrenne olandese si è, giustamente, guadagnato una maglia da titolare: il 12 gennaio, allo Stadio Olimpico contro il Toro, Sinisa Mihajlovic gli dono la prima maglia da titolare. Da lì in poi Schouten, grazie alle sue prestazioni, è stato titolare 26 volte su 29, saltando solo nove partite di campionato: 7 per infortunio e 2 per squalifica. “Con Schouten siamo una squadra, senza un’altra” ha spiegato il tecnico rossoblù, sottolineando quanto l’olandese sia fondamentale per i bolognesi. 

Arrivato per 2,5 milioni dall’Excelsior, oggi Schouten ne vale almeno 15: plusvalenza non male, complimenti a Bigon. Per arrivare ai livelli di Andrea Pirlo ancora c’è tanta strada da fare, ma il ragazzo è giovane (24 anni da pochi giorni), è lucido e freddo, riesce a risolvere situazioni complicate con qualità, ha personalità e sa verticalizzare bene. Mancano i gol su punizione e un po’ di scaltrezza, ma ha tempo per migliorare. 

Molti club lo seguono già da tempo e sperano di potersi accaparrare le sue prestazioni nel mercato estivo. E chissà, magari domenica, lo stesso Andrea Pirlo potrebbe rimanere incantato da Jerdy Schouten. Potrebbe essere un guaio per i rossoblù, una benedizione per le casse di Casteldobole e forse un sogno per il giovane Pirlo olandese che potrebbe imparare da quello vero.  

Fonte: Il Resto del Carlino, articolo di Massimo Vitali 

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