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IL GRILLO PENSANTE – Corazzate e Centravanti

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Foto chiamarsibomber.com


Nell’ultimo atto del girone d’andata di questa anomala stagione il Bologna sarà ospite di una Juventus non brillante come gli anni passati ma, dopo la vittoria infrasettimanale sul Napoli, mentalmente galvanizzata dalla conquista del primo trofeo stagionale e confidente di poter servire una bagna cauda indigesta agli uomini di Mihajlovic; in terra emiliana sono però decisamente più graditi tortellini e lasagne, pertanto sarà presumibilmente arduo propinare pietanze non all’altezza ad un Bologna che domenica scorsa si è finalmente destato da un torpore che lo attanagliava da tempo. Inoltre, nonostante la bacheca recentemente arricchita, i meccanismi introdotti dall’esordiente Andrea Pirlo sembrano funzionare soltanto ad intermittenza, la fase di assestamento ad una nuova configurazione tattica non è ancora stata completata…neppure un campione del mondo del suo calibro possiede una bacchetta magica, forse il tempo sarà galantuomo.

La strada tortuosa dei campioni d’Italia non spiana però in alcun modo la strada ai rossoblu; la vittoria col Verona è un brodino provvidenziale per l’interruzione di un periodo stracolmo di ombre ma la convalescenza è appena iniziata, le prossime partite contro le ben più quotate Juventus e Milan saranno una cartina tornasole sullo stato psicofisico dei rossoblu non tanto sulla base dei risultati (impresa complicatissima racimolare punti contro tali corazzate) ma dell’atteggiamento. L’auspicio è poter contemplare organizzazione e aggressività senza ricoprire gli scomodi panni della vittima sacrificale, in attesa che l’ultimo scorcio di calciomercato possa regalare la tanto agognata bocca da fuoco invocata da allenatore e tifosi; da questo versante, saltato Sanabria (che riabbraccerà Nicola al Torino) e raffreddatasi la pista Swiderski (per le richieste del Paok Salonicco e l’ingombrante inserimento del Parma), sembrerebbe che Sabatini sia stato assalito dalla voglia di portare sotto le Due Torri il gigante austriaco Marko Arnautovic, vecchia conoscenza del calcio italiano che vanta ben 87 presenze (con 26 gol) nella sua nazionale maggiore. L’operazione è a due colori: il verde del costo del cartellino (zero euro in quanto arriverebbe a parametro zero) e il rosso dell’ingaggio percepito (attualmente allo Shangai SIPG incassa la bellezza di 3,5 milioni di euro annui). La buona notizia risiede nella volontà del giocatore di rientrare in Europa e, in quest’ottica, il Belpaese sarebbe un’opzione decisamente gradita (motivo per il quale ci sarebbe anche disponibilità a spalmare il lauto stipendio su più annualità per agevolare il passaggio). Gli uomini mercato sono al lavoro, Bologna è in apnea in attesa di notizie ufficiali che andrebbero a rispondere al potenziamento dei ranghi di altre compagini attualmente più attardate in classifica (soprattutto Genoa, Parma e Fiorentina).

Due settimane. Due settimane e si saprà se il tempo di ricevere schiaffoni dalle big è (finalmente) passato e se (finalmente) i rossoblu potranno contare su un centravanti che faccia tornare l’area avversaria una terra di conquista.

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