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Mihajlovic: ”In attacco serve più responsabilità. Ho fiducia in Barrow”

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Damiano Fiorentini per 1000 Cuori Rossoblu


Questa mattina, vigilia di Bologna-Milan, ha parlato in conferenza stampa Sinisa Mihajlovic.
Di seguito si riportano le sue parole.

Ha mai pensato a come sarebbe stato il Bologna se Ibrahimovic fosse venuto qui?
”Credo sia inutile parlarne, ha detto sì al Milan e ha fatto bene. Sicuramente sarebbe stata una cosa meravigliosa e ci saremmo divertiti di più, probabilmente non saremmo dove siamo ora. Penso anche però che senza pubblico sarebbe stato un peccato. Sono contento che stia facendo bene, se lo merita”.

Il Milan non sta attraversando il suo momento migliore, ma rimane comunque una grande squadra.
”Noi non ci possiamo permettere di sottovalutare nessuno, tantomeno il Milan. I rossoneri sono la squadra che dal post-lockdown ha fatto più punti di tutti, merita di stare dov’è ora. Complimenti a Pioli, ai giocatori, a Ibra. Zlatan lo conosco bene e so cosa può portare in termini di atteggiamento e tranquillità. Domani sicuramente noi scenderemo in campo con l’idea di fare la nostra partita, attaccando come sempre. Dovremo cercare di lasciare meno ripartenze a loro di quelle lasciate alla Juve. Bisognerà sfruttare gli spazi che loro lasceranno, altrimenti poi il tempo passa e loro segnano. Dobbiamo fare più attenzione ai dettagli. Credo che la differenza tra una prestazione e una prestazione vincente stia nella mentalità, bisogna fare attenzione alle piccole cose che fanno la differenza, come ad esempio la concentrazione, la comunicazione, la cattiveria davanti alla porta, l’intensità. Ognuno sa cosa deve migliorare. Noi la prestazione l’abbiamo sempre fatta, eccetto che con la Roma”.

Il Bologna quest’anno, a differenza del passato, ha faticato di più con le grandi squadre.
”Siamo alla prima giornata di ritorno, tutto è ancora possibile, sono certo che vinceremo anche con una big. Quando giochi con una grande squadra devi fare un’ottima prestazione e sperare che gli altri siano in una giornata no e non essere fortunati. Dipende molto da noi. Il Milan è più forte di noi, ma si parte da zero a zero”.

Come arriva domani il Milan e come arriva Ibra dopo quanto accaduto martedì sera secondo lei?
”Credo che Zlatan arrivi desideroso di vincere e di segnare, non penso che quanto successo lo possa condizionare. Sicuramente gli rode aver perso, ma noi cercheremo di fare la nostra partita”.

E’ possibile che il Bologna, dopo la sconfitta con la Roma, abbia cambiato un po’ l’atteggiamento in campo?
”In quel periodo avevamo tantissimi giocatori infortunati, dato che sapevamo di avere più possibilità di perdere, abbiamo cercato di perderne il meno possibile”.

In cosa sta mancando Barrow da prima punta?
”Non è facile passare da esterno a prima punta, deve lavorare. Sono certo che migliorerà come movimenti e tempi, e anche nel proteggere la palla. Quando gli capiterà l’occasione la butterà dentro. Abbiamo fiducia in lui, ma ci vuole un po’ di tempo. Sono sereno, è un ragazzo intelligente”.

Sul calciomercato.
”Ora non ci penso, adesso ho in testa solo il match di domani”.

Su Mandzukic al Milan.
”Non sono sorpreso che sia andato a Milano. Di certo l’hanno preso perché c’era il benestare di Ibrahimovic. Sono simili, tutti e due forti, Ibra è più forte, ma anche Mandzukic è forte ha una mentalità vincente, e quella serve.
All’Inter, prima che arrivasse Mancini, c’erano giocatori forti ma non vinceva mai nulla; quando sono iniziati ad arrivare calciatori del calibro di Figo e Veron hanno iniziato a vincere, è cambiata la mentalità. Se il Milan vuole vincere deve prendere giocatori che sanno come si vince”.

Palacio può incidere a partita in corso?
”Un calciatore può essere decisivo anche se gioca 5 minuti, è questo lo spirito che bisogna avere. Poi si, ci sono giocatori che rendono meglio partendo dall’inizio, ma non è il caso di Palacio”.

A Torino la difesa del Bologna non ha fatto male, però i bianconeri arrivavano facilmente in area, non è che hanno faticato di più i centrocampisti centrali o gli attaccanti?
”Non si tratta di fare fatica, ci sono motori diversi. Noi siamo stati bravi nelle marcature preventive, poi succede che Cuadrado prende la palla e parte. Ci sono giocatori come lui e Theo Hernandez che in progressione ti vanno via ed è difficile fermarli. Non dipende dall’impostazione, ma dalla qualità del giocatore. Sappiamo che domani ci sono giocatori come Theo, Leao e Kessie che quando partono è dura riprenderli, quindi cercheremo di non farli sfruttare al meglio le loro caratteristiche”.

Su Soumaoro.
”Si sta comportando bene, sta capendo le cose. Ci aiuterà sicuramente, sta migliorando, gli abbiamo fatto capire cosa deve fare in fase di possesso e di non possesso. Non è ancora pronto al cento per cento, ma capisce ciò che deve fare”.

Si aspettava di più da De Silvestri?
”Lo abbiamo preso per le sue qualità tecniche ma soprattutto per le sue qualità umane. Sa creare gruppo, si fa voler bene e conosce la mia mentalità. Penso che anche lui si aspettasse qualcosa in più, sono certo che farà meglio nelle prossime partite, per noi è importante”.

Cosa deve migliorare il Bologna in attacco secondo lei?
”Contro la Juve abbiamo avuto un indice di pericolosità molto alto, solo Roma e Fiorentina hanno fatto meglio.
Noi siamo arrivati a creare le occasioni con il gioco. Quando siamo davanti alla porta bisogna che ci prendiamo più responsabilità, anche a costo di sbagliare. Dobbiamo tirare in porta, noi tiriamo ma spesso non la prendiamo”.

(Fonte: Bologna Fc)

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