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Sassuolo-Bologna, “sto correndo con te”

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crediti immagine: Bologna FC


Difficile esprimere un giudizio sul derby di ieri in casa del Sassuolo. O meglio, diventa difficile nel momento in cui il Bologna subisce l’espulsione di Hickey, che, inevitabilmente, indirizza una partita fino a quel momento in equilibrio. Si può certamente discutere sull’espulsione, fatto sta che il Bologna – in vantaggio grazie alla rete di Soriano, sempre più bomber di questa squadra – non è più riuscito ad offrire trame offensive degne di nota, con Consigli di fatto inoperoso. 

Se da un lato l’evidente rinuncia a proporre gioco in 10 vs 11 (come già successo contro l’Udinese) non può lasciare di certo indifferenti, è doveroso sottolineare la caparbietà e la grinta offerta dalla squadra di Mihajlović, arroccata a protezione della porta di Skorupski e capace di rispondere colpo su colpo alla mole indefinita degli attacchi dei neroverdi. Solo il più inguaribile degli ottimisti avrebbe pensato che la furia del Sassuolo si sarebbe limitata ad un solo gol, peraltro piuttosto fortunoso vista la dinamica dell’azione che ha portato al gol di Caputo. 

Le statistiche parlano chiaro e raccontano quanto espresso finora. Ben 30 tiri totali del Sassuolo, di cui solo 5 nello specchio a riprova di come – nonostante l’asfissiante possesso dei padroni di casa – il Bologna non abbia rischiato più di tanto, complice anche un’ottima prova di tutto il reparto difensivo, con Soumaoro e Danilo sugli scudi. Solo 5 i tiri totali del Bologna, appena 2 quelli nello specchio. Con la superiorità numerica il già arcinoto possesso palla del Sassuolo ha avuto modi di esaltarsi al massimo, arrivando a sfiorare quota 75%, senza però trovare il guizzo giusto per abbattere il muro rossoblù, caparbio nel tenere botta per tutti i 90’ e con una prova corale di grande sacrificio ed umiltà, apprezzata da tutti i tifosi che – seppur comodamente seduti sui rispettivi divani – hanno lottato e sofferto con la squadra. 

C’era il timore che i calciatori potessero risentire dell’ormai famoso episodio del “pullman gate”: al contrario, il Bologna, nonostante l’espulsione, ha lottato su tutti i palloni, con grande coraggio, determinazione, spirito e mentalità, tutti attributi che Mihajlović vorrebbe sempre vedere in campo. 
Sabato alle 18 arriva al Dall’Ara la Lazio, un altro test importante per Mihajlović e i suoi ragazzi che dovranno essere abili a sfruttare le fatiche in Champions League dei biancocelesti, per tentare il colpaccio contro una big che manca dallo scorso luglio in casa dell’Inter. 

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