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Il Resto del Carlino – Bologna, un anno senza tifosi allo stadio: un bilancio amaro

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fonte immagine: Lele Carl Malaguti/1000cuorirossoblù


È passato un anno, un anno da quando il Bologna ha giocato per l’ultima volta davanti ad uno stadio gremito di pubblico sugli spalti. I 45 mila dell’Olimpico rimangono un lontano ricordo, così come l’affetto della curva della Lazio per Sinisa Mihajlovic.

Era il 29 febbraio 2020 e si giocava a Roma Lazio-Bologna, terminata 2-0; pochi giorni dopo a chiudere non furono solo gli stadi ma tutto il Paese, vittima della pandemia di covid19, che provocò in un brevissimo lasso di tempo migliaia di vittime.
Quel giorno a decidere la partita furono le reti di Luis Alberto e Joaquin Correa che fissarono il risultato sul 2-0 per i biancocelesti.

Gli stadi chiusi sono una triste realtà che continua ancora oggi. Un anno senza pubblico sugli stadi, interrotto dal provvedimento eccezionale che permise a 1000 fortunati di entrare allo stadio tra settembre e ottobre. Il nuovo inasprimento delle restrizioni portò alla cancellazione di questa minima concessione rispetto alla chiusura totale degli impianti al pubblico.
Una situazione difficile che Mihajlovic ricorda costantemente: “Il calcio senza tifosi non è calcio”. Tuttavia, è un momento duro e difficile che accomuna tutte le squadre. Anche le 7 squadre che in questo momento sono davanti a tutte, anche loro giocano senza pubblico da un anno eppure continuano ad essere le 7 squadre che prima e dopo il covid occupavano comunque le stesse posizioni là davanti.
Il Bologna nella speciale classifica delle 35 giornate senza pubblico (12 giornate finali del 19/20 e le prime 23 di questa stagione 20/21) ha totalizzato appena 38 punti (13 nello scorcio finale dello scorso campionato e 25 ora), solo Torino, Cagliari e Parma hanno fatto peggio. Una media di 1,08 punti che non può essere spiegata con la sola assenza dei tifosi.

I rossoblù hanno certamente risentito del mese e mezzo in cui Mihajlovic ha dovuto fare i conti con l’infermeria piena e la rosa ridotta all’osso. È pur vero però che la stessa situazione si è presentata quasi ovunque in Serie A con squadre letteralmente falcidiate dal covid; virus che invece il Bologna ha evitato finora, visto che solo Hickey e Ravaglia hanno finora contratto l’infezione nella rosa rossoblù.
Ora, nonostante l’assenza del pubblico, è necessario che il Bologna acceleri.

 

 

Fonte: Massimo Vitali, Il Resto del Carlino

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