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Il Resto del Carlino – Il nuovo Bologna da scacco in cinque mosse

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Damiano Fiorentini per 1000 cuori rossoblù

A volte le addizioni portano a risultati imprevedibili. Massimo Vitali, dalle colonne de Il Resto del Carlino, analizza come la doppia panchina di uno degli imprescindibili rossoblù, Schouten, sia coinciso con due delle prove più brillanti del Bologna di quest’anno. Il dinamismo dimostrato dal duo Svanberg-Dominguez è stato senza ombra di dubbio uno dei punti chiave delle ultime due partite dei rossoblù: senza una “mente”, il Bologna si è mosso in maniere più veloce e imprevedibile.

Più dietro, tra le maglie della difesa, il Bologna si è dimostrato finalmente affidabile; molto del merito va ad uno Skoruspki rigenerato, l’altra parte va ad un giocatore arrivato in sordina, scovato da un certo Riccardo Bigon, che ha eretto un muro davanti la porta rossoblù; Adam Soumaro è stato fin qui quel colpo che non ti aspetti ma che ha dato la possibilità a Sinisa di riorganizzare la difesa in modo credibile, concedendogli la possibilità di riportare sulla destra, dove in rossoblù ha reso meglio, Takehiro Tomiyasu.

In tutte queste belle storie non va certo sottovalutata la mano di chi da dietro ha manovrato i fili di questa nuova riscossa rossoblù, Sinisa Mihajlovic ha cambiato il Bologna in cinque mosse.

La rinascita di Skorupski, un portiere che sembrava stregato dalle insicurezze e su cui il quasi record negativo della porta violata stava incidendo pesantemente, come del resto a tutto il resto della difesa; Lukasz sta vivendo il suo momento più decisivo dal suo arrivo a Bologna. La scommessa Soumaro in difesa; Sinisa ha avuto coraggio a schierare fin da subito un giocatore di potenzialità ma ancora arrugginito per il trattamento riservato al francese al Lille. La silenziosa rivoluzione del centrocampo è la terza mossa che ha portato i risultati delle ultime settimane: Dominguez e Svanberg, da alter ego a coppia vincente. Esperimento che ha dato i suoi frutti a Sassuolo fino alla parità numerica, riproposto contro la Lazio è stata una delle chiavi della partita

I ripescati. La quarta mossa riguarda i giocatori che erano, per un motivo o per un altro, usciti dalle rotazioni rossoblù, come Mbaye e Sansone: decisivi quando chiamati in causa, ed il secondo tornato sulla sinistra al meglio delle proprie potenzialità. Infine Barrow centravanti. Musa ancora non è una punta centrale, c’è tanto lavoro da fare, ma i miglioramenti si vedono, il gabmiano occupa meglio la zona centrale dell’attacco producendo sponde e buoni palloni per i compagni come quello per il 2-0 dii Sansone di sabato scorso.

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