L'unione fa la forza. Come sottolinea stamane Massimo Vitali al Resto del Carlino, la soluzione adottata da Sinisa Mihajlovic per sopperire alla mancanza di un bomber è la stessa utilizzata da Ulivieri 25 anni fa: la cooperativa del gol. Infatti, con i gol di Schouten e Soumaoro sono 16 (sedici!) i giocatori che il Bologna è riuscito a mandare in gol in questa stagione. Nessuno ha fatto meglio dei rossoblù, che spartiscono il primato di questa speciale classifica con l'Atalanta.
Insomma, anche senza l'agognata punta Mihajlovic è riuscito a risolvere l'equazione del gol: tante reti e ben distribuite (fatta eccezione per Soriano). A riguardo valgono due riflessioni antitetiche. La prima: considerata l'enorme produzione offensiva dei felsinei, è davvero indispensabile l'acquisto di un "bomberissimo"? La seconda: con questa felice attitudine di arrivare davanti alla porta, quanti punti in più avrebbero i rossoblù se il mercato avesse regalato a Sinisa il finalizzatore che lui chiede da due stagioni? Difficile dirlo, considerando anche che tra le due cose non sussiste per forza un nesso di causalità (ndr).
Ciò che però possiamo dire è che il gol non è ciò che manca per fare il salto di qualità. Il Bologna sotto porta c'è, e i numeri lo confermano. Quel che manca per poter presenziare stabilmente nella parte sinistra della classifica è la continuità (come dichiarato dallo stesso Mihajlovic in conferenza, ndr), sia nell'arco del campionato che dei novanta minuti. Per evitare black-out inspiegabili come quello del primo tempo dello Scida.
Massimo Vitali - Il Resto del Carlino
Francesco Bianchi nasce nel dicembre 1999 e si ammala di calcio. Divide la sua vita tra Rimini, città natale, e Bologna, città in cui frequenta la facoltà di giurisprudenza. Quando non perde tempo scrive.