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Un girone fa: Inter-Bologna, sbagliato pensare di aver perso in partenza

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Bologna FC

Dopo due vittorie consecutive torna in campo il Bologna di Sinisa MIhajlovic che viene ospitato dall’Inter allenato da Antonio Conte nella partita valida per l’undicesima giornata del campionato di Serie A. I rossoblù con 12 punti occupano il decimo posto della classifica, mentre i nerazzurri, reducI anche loro da due vittorie di fila, rincorrono i cugini rossoneri che si trovano in vetta a cinque punti di distanza.

Al Giuseppe Meazza Antonio Conte, per invertire il trend negativo contro il Bologna che a San Siro vince da due stagioni consecutive, schiera in campo il 3-5-2 migliore possibile che vede Handanovic tra i pali, Skriniar, De Vrij e Bastoni in difesa, Hakimi e Perisic sulle corsie con Vidal, Brozovic e Gagliardini a fare densità in mezzo al centrocampo; Lukaku e Sanchez sono a guidare l’attacco. Risponde Sinisa Mihajlovic che al contrario vuole proseguire la sua striscia positiva a Milano disegnando un Bologna diverso, visti anche i numerosi infortunati, che non si affida al suo solito 4-2-3-1 ma gioca con un 3-4-2-1 che vede in porta Skorupski, Tomiyasu, Medel e Danilo per contenere il gigante Lukaku, De Silvestri, Schouten, Svanberg e Hickey in mezzo al campo; Soriano e Barrow sono ad agire alle spalle di Palacio.

Comincia la partita e parte subito forte l’Inter, fiduciosa dopo il 3-0 rifilato alla terza della lista Sassuolo, e inizia a mettere in difficoltà il Bologna. I rossoblù sembrano molto in apprensione nei confronti di Lukaku, anche dopo le parole che Mihajlovic ha speso nella conferenza stampa pre-partita dove ha definito il belga “immarcabile”. La prima occasione per i padroni di casa arriva al nono minuto quando Brozovic batte un calcio d’angolo; il pallone arriva sulla testa di De Vrij all’altezza del primo palo che lo incorna centralmente; un reattivo Skorupski sventa il pericolo respingendo grazie a un buon riflesso. Poco dopo, al sedicesimo minuto, l’Inter trova il vantaggio grazie, neanche a dirlo, a Romelu Lukaku: palla tra i piedi di Perisic sulla fascia sinistra che la crossa in mezzo, il belga e Tomiyasu si strattonano forse oltre il limite del consentito e l’attaccante ha la meglio sul giapponese che, dopo una prima conclusione ribattuta la piazza alla destra del portiere polacco e porta in vantaggio la sua squadra. Alla rete subita il Bologna reagisce quasi spaventato di subirne altri e appare in confusione, forse dovuta anche alle scarse certezze sul cambio di modulo; in campo non sembra essere scesa la squadra che rappresenta il carattere del proprio tecnico. L’Inter sfrutta il momento negativo dei felsinei e continua ad attaccare. Ripartenza in contropiede perfetta da parte di Sanchez che recupera palla da un’incomprensione tra Hickey e Medel e, in volata con Lukaku, contro il solo difensore cileno, serve il belga ma a tu per tu con Skorupski viene ipnotizzato e il portiere riesce a compiere un mezzo miracolo. Il Bologna non riesce a svegliarsi dall’incubo e negli istanti finali della prima frazione di gioco subisce il raddoppio marcato da Hakimi: bellissimo taglio del marocchino che viene servito verticalmente da Brozovic; l’esterno controlla il pallone di destro aggiunstandosela sul sinistro, come insegnano alle scuole calcio, e con un colpo da biliardo insacca precisamente dove l’estremo difensore rossoblù non può arrivare. Raddoppio dell’Inter e squadre negli spogliatoi dove sicuramente Mihajlovic avrà da arrabbiarsi con i suoi che hanno sbagliato l’atteggiamento con il quale sono scesi in campo. Il Bologna non si è mai fatto vedere in zona offensiva e ha lasciato giocare troppo i nerazzurri che, al contrario, hanno creato diverse occasioni concretizzandone due.

Riprende la partita con gli stessi ventidue giocatori del primo tempo e anche la musica non sembra essere cambiata: nerazzurri che fanno possesso palla e rossoblù che sembrano quasi aver già accettato la sconfitta. Infatti i padroni di casa si rendono ancora una volta pericolosi, ancora in contropiede, con Sanchez che viene lanciato da Lukaku contro il solo Skorupski; ancora una volta tocca al polacco metterci una pezza. L’Inter potrebbe trovarsi tranquillamente in vantaggio di tre o quattro reti. A mezz’ora dalla fine, per provare a cambiare l’inerzia della partita, Mihajlovic decide di cambiare le carte in tavola e le sue mosse si rivelano azzeccate; infatti, poco dopo, il Bologna accorcia le distanze grazie al neo entrato Vignato che da due passi, a tutta potenza, insacca un passaggio che in realtà era rivolto a Soriano, rifornito dall’altro subentrato Dominguez. I rossoblù sono tornati ad alzare la testa ma la carica impressa nella squadra dal talentino italo-brasiliano dura pochissimo perchè due minuti dopo l’Inter ritrova il doppio vantaggio ancora con Hakimi che sigla la sua prima doppietta in Serie A: l’esterno viene servito da Vidal all’altezza del centrocampo e, in azione personale, sfida il primavera Khailoti; arrivato sulla trequarti il numero 2 nerazzurro taglia palla al piede verso il centro e giunto al limite dell’area, di precisione, calcia sul palo lontano insaccando nonostante Skorupski la sfiori e regala il 3-1 ai padroni di casa. Alla terza rete subita il Bologna, come mai dovrebbe fare, smette di giocare e l’allenatore inserisce altri due primavera a confermare la resa. La scelta riserverà poi al serbo numerose critiche durante la settimana a venire. Compromessa la partita, gli ultimi minuti trascorrono lentamente davanti a un allenatore sfiduciato che durante i prossimi allenamenti dovrà spronare la squadra a fare molto di più di quanto visto quest’oggi dato che al Dall’Ara tra otto giorni arriva la Roma.

Un girone dopo, per il Bologna non molto è cambiato: i rossoblù si trovano piuttosto tranquilli occupando l’undicesimo posto della classifica, nel limbo tra la parte sinistra e la zona pericolosa. L’Inter invece guarda tutti dal gradino più alto consapevole anche di avere sei punti di vantaggio sul Milan secondo e una partita in meno rispetto ai rivali concittadini. Sono attimi di riflessione a Casteldebole, già in vista della prossima stagione dove l’incognita Mihajlovic aleggia sulla città. Da un lato c’è la volontà di vederlo ancora seduto sulla panchina rossoblù ma per farlo bisogna accontentarlo dandogli garanzie sugli acquisti e sulle cessioni; dall’altro c’è l’occhio di riguardo sulle finanze societarie. Sarà un finale di stagione decisivo, come ha confermato anche Walter Sabatini che non vuole vedere cali di tensione, a costo anche di rivoluzionare l’intera rosa nella finestra estiva. Quindi domani sera, nel posticipo della 29a giornata di Serie A, vedremo i giocatori rossoblù che si dovranno conquistare la maglia del Bologna della prossima stagione verso quello sperato salto di qualità. Quale miglior primo avversario se non l’Inter che il Bologna non batte al Dall’Ara dall’ormai lontano 2002.

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