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The Duel – Sansone vs. Farias

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Damiano Fiorentini, 1000cuorirossoblu

Dopo le due sconfitte contro Inter e Roma, il Bologna vuole tornare a fare punti. L’occasione si presenterà domenica alle 15, quando la squadra di Mihajlovic ospiterà al Dall’Ara lo Spezia di mister Italiano.

La partita è sicuramente importante per entrambe le formazioni -separate in classifica da due punti- ed è per questo necessario che i rossoblù la affrontino con la mentalità e con l’atteggiamento giusti. Nonostante l’organico felsineo sia complessivamente più strutturato e qualitativamente superiore, quella ligure è una squadra ben organizzata che sa cosa fare in campo, ed è quindi lecito aspettarsi una partita combattuta e aperta ad ogni risultato.

La sfida potrebbe essere così decisa da un episodio, da una giocata che rompa l’equilibrio e sblocchi il risultato. Il duello della settimana qui proposto è quello tra due giocatori che hanno le qualità e l’esperienza adatte per fare la differenza e che potrebbero quindi rendersi protagonisti: stiamo parlando di Nicola Sansone da una parte e Diego Farias dall’altra.

Nessuno dei due, al momento, dovrebbe partire dal primo minuto, ma è molto probabile che i due allenatori decidano di mandarli in campo nella ripresa, sfruttando la loro freschezza per dare vivacità alla partita. Sansone ha infatti fin qui collezionato 20 presenze in campionato (pesano le nove giornate saltate per infortunio), vestendo 9 volte la maglia da titolare e subentrando nelle rimanenti 11 gare, mentre Farias è sceso in campo in 24 occasioni, di cui 14 dal primo minuto. È quindi chiaro che i calciatori in questione siano elementi importanti all’interno delle due rose, e la loro abilità tecnica è spesso utile per garantire dinamicità e qualità alla manovra, anche a partita in corso.

Molto simili per caratteristiche fisiche (entrambi alti 173 cm) ed anagrafiche (classe ’91 l’italiano, un anno più vecchio il brasiliano), i due condividono anche la posizione in campo e il modo di giocare. Partendo dalla fascia sinistra, sia Sansone che Farias  sfruttano infatti la loro rapidità nello stretto e il loro ottimo controllo di palla per saltare l’uomo e attaccare il centro dell’area. La comune capacità di dribbling permette così ai due giocatori di accendere la manovra, aggredendo la difesa e garantendo pericolosità all’azione. Agili e scattanti, i due attaccanti riescono a inventare spesso soluzioni personali per liberarsi poi al tiro: i 55 gol messi a segno in carriera da Sansone (in 319 partite) e i 61 siglati invece da Farias (in 304 presenze) dimostrano come i due abbiano nel proprio bagaglio tecnico una discreta capacità realizzativa, il che li rende mine vaganti all’interno dei due attacchi. In questa stagione sono 2 le reti segnate dal primo contro le 3 timbrate dal secondo, ma in passato sia l’uno che l’altro sono riusciti a finire l’annata con buoni numeri in termini di gol fatti (8 il massimo stagionale per Sansone, al Villareal, 14 quello di Farias, quando conquistò con il Cagliari la promozione in Serie A).

Oltre alle menzionate abilità individuali, sia il numero 10 rossoblù che il 17 dello Spezia partecipano alle trame di gioco, gestendo il pallone con qualità e dettando soluzioni ai compagni. La buona percentuale di passaggi riusciti (superiore all’82% per entrambi) dimostra come i due calciatori siano in grado di fare spesso la scelta giusta, propiziando la giocata grazie ad una buona visione di gioco. Anche qui i numeri aiutano a capire le abilità di assist-man di Sansone e Farias: sono 41 i passaggi decisivi forniti dal primo in carriera, 49 quelli offerti dal secondo. Per quanto riguarda questa stagione, sono 2 gli assist fatti dal giocatore felsineo mentre solamente uno da quello ligure.

Con ormai lunghe carriere alle spalle –entrambi hanno fatto il loro debutto nella stagione 2009/10, militando poi in diverse squadre-  i due giocatori qui analizzati garantiscono esperienza e maturità ai reparti offensivi di cui fanno parte, rappresentando un riferimento per i compagni più giovani.

Se Bologna-Spezia sarà una partita equilibrata, la grande conoscenza del gioco e la solidità mentale di Sansone e Farias –unite alle loro qualità tecniche- potrebbero incidere sull’esito della gara. Come sempre il campo dirà chi avrà la meglio, ma intanto le carte in regole per un duello potenzialmente spettacolare ci sono tutte.

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