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L’altro spogliatoio: l’evoluzione dello Spezia di Italiano

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fonte immagine: Twitter ufficiale Spezia Calcio


A Bologna arriva lo Spezia di Vincenzo Italiano. La squadra ligure è la formazione con cui il Bologna giocato di più in questa stagione: quella di oggi infatti sarà la terza sfida stagionale tra le due squadre. Le precedenti sfide hanno sempre regalato partite molto accese, con tanti gol e finora sono finite entrambe 2-2, almeno nei tempi regolamentari.

DIFESA AGGRESSIVA – La formazione del tecnico originario di Karlsruhe, ma italianissimo, si è evoluta nel corso dei mesi portando a compimento il lavoro dell’allenatore. L’allenatore ha trovato in difesa un equilibrio grazie ad Ismajli ed Erlic, due difensori molto aggressivi che cercano di tenere sempre alta la linea difensiva. Tuttavia, il croato, nel mirino del Bologna in passato, oggi potrebbe lasciare il posto a Chabot. Un cambio non di poco conto, visto che il tedesco ha decisamente meno abilità nell’anticipo, incorrendo spesso in atteggiamenti imprudenti. La linea difensiva alta è uno degli aspetti caratteristici dello Spezia, che cerca di aggredire la squadra avversaria per riconquistare il possesso palla velocemente.

CENTROCAMPO COMPLETO – Il centrocampo è decisamente il reparto più completo dello Spezia. Italiano può contare sulla regia di Ricci e su una batteria di mezzali di inserimento molto nutrita. Le mezzali sono una delle armi offensive migliori dello Spezia. I liguri amano allargare il gioco sulle fasce, con le mezzali che duettano con gli esterni offensivi oppure si inseriscono per andare a raccogliere e finalizzare l’azione.

ATTACCO – Il reparto offensivo conta su diversi centravanti. Piccoli ha già fatto male al Bologna in Coppa Italia, così come N’Zola in campionato. Tuttavia, l’assenza dell’angolano, insieme a quella prolungata di Galabinov, e la lenta maturazione di Piccoli hanno costretto Italiano a provare nuove soluzioni, con il colombiano Agudelo centravanti atipico, in grado di giocare al centro del trio per creare spazi. Una soluzione che ha responsabilizzato gli esterni in fase di finalizzazione. In particolare, Gyasi ha migliorato sensibilmente le sue medie realizzative rispetto alla prima parte dell’anno, diventando un elemento fondamentale in zona gol. Col rientro dei veri centravanti lo Spezia ha cominciato a riempire l’area oltre che col classico numero 9 e le mezzali anche con l’esterno della fascia opposta.

Per il Bologna sarà una partita difficilissima, ma rispetto alle sfide precedenti, dove ha subito tante reti, il Bologna migliorato la sua organizzazione difensiva, soprattutto grazie all’arrivo di Soumaoro.

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