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Il ritorno dell’Ex:Atalanta – Bologna

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Corriere dello Sport - Stadio


Alle 19.30 di oggi il Bologna affronterà, in trasferta, l’Atalanta di Gian Piero Gasperini. Tra le fila rossoblù abbiamo due ex calciatori che in passato hanno vestito i colori atalantini. Stiamo parlando di Riccardo Orsolini e Musa Barrow.

Riccardo muove i primi passi nel mondo del calcio con la squadra della sua città, l’Ascoli. Veste la maglia bianconera per 13 anni, arriva all’età di 7 anni e va via quando ne ha compiuti 20. Dopo tutta la trafila delle giovanili, arriva in prima squadra all’età di 17 anni. Il primo anno viene spesso aggregato alla prima squadra ma non assapora mai il terreno di gioco. L’anno successivo, a 18 anni, il 2 aprile 2015 fa il suo esordio fra i professionisti entrando nel secondo tempo nella partita contro la Pro Piacenza. A fine stagione, causa revoca della promozione al Teramo, l’Ascoli viene promosso in Serie B. Adesso Riccardo è a tutti gli effetti un calciatore della prima squadra.

Esordisce in serie cadetta nella partita contro il Vicenza persa per 2 a 1. Conclude la prima stagione in B con 9 presenze. L’anno seguente è tra i titolari della formazione picena, gioca 41 partite e segna 8 gol. Il primo arriva contro il Verona il 15 ottobre. A gennaio 2017 viene acquistato dalla Juventus che lo lascia terminare la stagione ad Ascoli, durante la sessione di calciomercato estiva viene girato in prestito all’Atalanta per due anni. Con gli orobici fa il suo esordio in Serie A e in Europa League, termina l’esperienza bergamasca con 9 presenze e 1 assist (in Coppa Italia).

A gennaio 2018 Juventus e Bologna trovano l’accordo per il passaggio di Riccardo in maglia rossoblù per un prestito di 18 mesi. L’esordio con la casacca del Bologna avviene nel derby dell’appennino, contro la Fiorentina, il 4 febbraio. Il primo gol lo mette a segno la stagione seguente contro l’Udinese il 30 settembre. È l’anno della conferma, con l’arrivo di Mihajlovic, Orsolini ha la fiducia dell’allenatore e inizia a scendere in campo con continuità. A termine della stagione 2018-19 vanta 37 presenze e 10 gol. Convinta dalle prestazioni del calciatore, la dirigenza rossoblù decide di riscattarne interamente il cartellino. In questa stagione ha giocato finora 36 partite totali (tra coppa e campionato) mettendo a segno 9 gol e 7 assist. Nell’ultima partita contro il Milan ha giocato una partita disastrosa facendo arrabbiare in malo modo l’allenatore per il poco altruismo. Risulta protagonista in negativo per la seconda marcatura rossonera.

Musa Barrow arriva in Italia nell’estate 2016 per merito dell’avvocato Sorrentino che lo tessera con l’Atalanta. I primi due anni con la Primavera sono straordinari, gioca 34 partite, segna 35 gol e fornisce 7 assist. Nello stesso anno viene spesso chiamato dalla Prima squadra, qui gioca 12 partite che vengono condite da 3 gol e 1 assist. La stagione seguente viene inserito a tutti gli effetti nell’organico della Prima squadra, esordisce nelle competizioni europee giocando le qualificazionidella Champions League mettendosi in mostra per i 4 gol e 2 assist messi a segno in 6 partite. Porta a termine la stagione giocando 22 partite in Campionato e segnando 1 gol. La stagione 2019-20 la inizia a Bergamo giocando 7 partite in Campionato e 1 in Champions, a gennaio lo acquista il Bologna in presto con diritto di riscatto fissato a 13 milioni. L’esordio in rossoblù arriva il 23 gennaio nel pareggio casalingo contro il Verona, mentre la prima marcatura con la maglia del Bologna la realizza nel derby contro la Spal il 25 dello stesso mese. Ad oggi Barrow vanta inmaglia rossoblù 14 presenze, 8 gol e 1 assist. Nell’ultima partita di campionato contro il Milan è rimasto in panchina per tutti i 90 minuti.

Negli ultimi anni sono tanti i calciatori che sono passati prima in una, poi nell’altra squadra. In particolar modo vengono ricordati con grande affetto Critistian Doni e Alessandro Diamanti.

Cristian cresce calcisticamente nelle giovanili del Crazy Colombo, successivamente passa nella Primavera del Modena. L’esordio tra i professionisti avviene nel 1992 con la maglia del Rimini in C1, qui gioca 31 partite e segna sei gol. L’anno dopo i gialloblù lo girano nuovamente in prestito ma questa volta alla Pistoiese. In maglia arancione gioca altrettante 31 partite, ma questa volta il numero dei gol si dimezza, sono 6. Nel 1994 viene acquistato dal Bologna, con i rossoblù conquista due promozioni consecutive arrivando dalla C1 alla Serie A. Lo score con i felsinei è di 11 gol in 54 partite. I successivi due anni li passa a Brescia, conquistando nuovamente la promozione in Serie A, e mettendo a segno il primo gol nella massima serie il 29 marzo 1998 contro il Bari. A fine anno, calcisticamente parlando, viene acquistato dall’Atalanta.

Arriva una nuova promozione in A (1999-2000) grazie anche ai suoi 14 gol. Nel 2000 venne accusato di avere pilotato il risultato di una partita di Coppa Italia, inizialmente rinnega tutto soltanto 12 anni più tardi ammetterà di aver contribuito al pilotaggio della partita. La stagione 2001-02 è quella più significativa dal punto di vista realizzativo per Doni, riesce a raggiungere le 16 marcature. L’esperienza bergamasca si interrompe per tre anni. Cristian prima va alla Sampdoria dove gioca 44 partite e segna 6 gol, e poi al Maiorca, qui per un solo anno mette a segno 2 gol in 24 partite. L’estate 2006 è quella del ritorno a Bergamo, l’Atalanta era appena risalita dalla Serie B e Doni è pronto a indossare nuovamente quella maglia che lui stesso definisce come il costume di Clark Kent. I restanti anni a Bergamo sono ricchi di emozioni contrastanti, prima diventa il marcatore più prolifico in massima serie con la maglia orobica, poi torna in Serie B e riconquista un’altra promozione in Serie A. In maglia neroazzurra ha segnato in totale 103 gol.

Alino oggi è calciatore e capitano del Western United (squadra australiana che milita in A-League).

Inizia la sua esperienza tra i professionisti con il Prato esordendo in C2 contro il Novara. Passa i primi anni in prestito tra Empoli, Fucecchio e Florentia Viola. Torna a Prato nel 2003, gioca 20 partite e segna 4 gol prima di trasferirsi all’Albinoleffe, qui resta per due anni, poi torna di nuovo al Prato, questa volta le cose iniziano ad andare per il verso giusto, segna 14 gol in 36 partite. Galante attratto dal ragazzo e dall’ottima annata in C2 lo porta a Livorno. Con il club toscano Diamanti

esordisce in Serie A e mette a segno la sua prima marcatura nella massima serie il 24 febbraio 2008contro il Napoli. Dopo due anni a Livorno, prima di arrivare a vestire i colori rossoblù, passa primaal West Ham e poi al Brescia. Il 2011 è l’anno dell’arrivo sotto Le Due Torri per volontà esplicita del tecnico Bisoli che lo aveva già allenato a Prato. Con i rossoblù segna la sua prima rete contro l’Inter al Dall’Ara, conclude il primo anno con 8 gol e 9 assist in 32 partite tra campionato e coppa.

L’anno seguente, con la cessione di Portanova, Alino diviene il capitano della squadra.

Resta in rossoblù per 3 anni segnando 19 gol in 83 partite. A febbraio 2014 si trasferisce in Cina al Guangzhou, lasciando il Bologna in piena zona salvezza. Con i cinesi gioca un solo anno mettendo a segno 4 gol in 24 partite. Gli anni successivi li passa in prestito con la Fiorentina, il Watford e l’Atalanta. Con gli orobici gioca 16 partite e segna 1 solo gol proprio contro il Bologna che gli vale la centesima marcatura in carriera tra Nazionale e club. Finito il prestito con i bergamaschi e rescisso il contratto con il Guangzhou si accasa a Palermo. Con i siciliani segna la sua unica rete su punizione contro la Fiorentina. A fine anno il Palermo retrocede e Alino rescinde il contratto restando per sei mesi senza squadra. A febbraio 2018 firma con il Perugia, qui segna 2 gol in 13 partite. L’anno seguente torna a Livorno dove disputa l’intera stagione 2018-19 segnando 10 gol.

Dal 25 luglio 2019 sta giocando in Australia, al momento ha segnato 5 gol in 19 partite.

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