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Il Resto del Carlino – Bologna, il decollo è (ancora) rinviato

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Michael Mucci - 1000cuorirossoblù


Anche quest’anno il Bologna chiuderà la stagione nella terra di mezzo. Come sottolinea Massimo Vitali alle colonne del Resto del Carlino infatti, i rossoblù vivono da sei anni in un limbo che non sa nè di paradiso nè di inferno. Così, anche il terzo Bologna di fila targato Mihajlovic – nonostante la grinta del suo allenatore – procede a passo d’uomo: un punto con la Fiorentina, uno con l’Udinese ed un avvicinamento lento lento alla salvezza matematica.

Oggi, con 40 punti e tre partite da giocare, il Bologna può porsi come unico obiettivo quello di superare il “record” della gestione Saputo (47 punti): sfida difficile, specialmente per via dell’ultima giornata contro la Juventus. Ad ogni modo, la stagione corrente è assomigliata molto a quelle passate: 1,14 di media punti a partita, che proietterebbero i rossoblù tra i 43 ed i 44 punti finali; uno in più dei 42,6 che rappresentano la media delle prime cinque stagione in serie A di Saputo

Ad onor del vero un miglioramento, almeno in termini di classifica, c’è stato; dai quattordicesimi e quindicesimi posti si è passati ad un decimo ed un dodicesimo. Ma non è tutto. La crescita più importante si è vista nel parco giocatori, con talenti quali Tomiyasu, Schouten, Skov Olsen, Barrow, Vignato, per citarne alcuni. A giugno toccherà cederne un paio (cosa del tutto normale in un percorso di crescita, ndr) per finanziare un mercato in entrata che sarà complicato per tutti. Non resta che attenderne lo sviluppo, nella speranza che le prossime stagioni possano portare maggiori soddisfazioni.

Massimo Vitali – Il Resto del Carlino

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