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Corriere di Bologna – Intervista a Roberto Soriano

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Foto: Damiano Fiorentini

Sul Corriere di Bologna in edicola quest’oggi, Fernando Pellarano ha intervistato il grande assente di Bologna-Juventus: Roberto Soriano.

Il giocatore evidenzia subito quanto sia dispiaciuto di non poter essere presente all’ultima gara, che per altro è una partita decisamente importante, e su sollecitazione del giornalista, ammette che sia normale che tutti pensino che la Juve sia favorita e diano per spacciato il Bologna, ma sottolinea come i rossoblù faranno di tutto per giocare il proprio calcio e mettere in difficoltà gli avversari.

Pellarano ringrazia poi il giocatore per la buona stagione disputata e Soriano si schernisce dicendo che in fondo ci accontentiamo di poco, perché soprattutto in questo finale, si sente di non aver fatto il massimo, nonostante ammetta di aver avuto un buon rendimento e di esserne molto felice. Alla domanda del giornalista se si senta o meno un leader, il trequartista rossoblù evidenzia come sia solito pensare sempre prima alla squadra, in più il modo di giocare fa si che i compagni siano soliti appoggiarsi a lui che va a prendere palla anche molto in basso, così come richiede per altro Mihajlovic che, secondo Soriano, è molto esigente e chiede sempre di fare più del mero compitino, e che però lascia anche abbastanza libertà di manovra ai singoli giocatori.

Si entra per un attimo nel discorso Nazionale ed Europeo, con il dispiacere per non essere stato chiamato nonostante la buona stagione con nove gol e otto assist, e poi si torna al Bologna, con Soriano molto diplomatico nel dire che non spetta ai giocatori dare un voto alla stagione, ma solamente cercare di fare il meglio possibile sul campo, dispiacendosi del fatto che non sempre si sia riuscito a concretizzare quanto creato. Soriano evidenzia poi come alla squadra sia mancata la cattiveria sotto porta ma anche un po’ di esperienza, perché ogni giovane cresce col proprio tempo e quindi ogni anno, può dare qualcosa in più e si dice certo che nella prossima stagione, si andrà meglio che in quella presente.

Alcune domande a ruota libera lo portano a indicare la partita più importante in quella contro il Crotone, con la vittoria arrivata con un grande recupero, ammette di non sapere il segreto di Palacio, se non forse l’umiltà e l’impegno, e si dispiace del fatto che Sansone non abbia inciso come poteva a causa di qualche infortunio di troppo. Alcuni complimenti a Vignato che lavora molto e che ha della qualità. Quindi, parlando di sé, ammette di essere un grande rompiscatole e che questo complica il suo rapporto con gli arbitri

L’intervista prosegue parlando delle difficoltà della pandemia e del non avere il pubblico, del fatto che abiti in centro e che si trovi molto bene, e di altre preferenze quali il numero di maglia e la musica, e infine, uno sguardo al futuro. In questo ambito Soriano dice di non essere abituato a guardare troppo avanti, e che si ferma al fatto che la prossima stagione vuole fare meglio di quest’anno con la maglia rossoblù, ricordando che lui è una cosa sola con la squadra e che quindi l’obiettivo è di migliorare non solo la propria stagione, ma anche quella dell’intero gruppo.

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