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Ciclone Juve al Dall’Ara: 4-1 e Champions salva

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Arbitro di una lotta al quarto posto: il Bologna di Mihajlovic chiude in questa veste la stagione 2020-21, tribolata in inverno e finalmente positiva in primavera, con una salvezza raggiunta senza mai restare invischiati nella lotta. I colpi di scena sono nelle formazioni: Pirlo lascia fuori Ronaldo dal primo minuto, schierando un 4-4-2 con Cuadrado e Chiesa esterni e Dybala con Morata davanti. Nel Bologna, senza Dijks e Soriano, dentro Medel in difesa al posto dell’indiziato a partire dall’inizio Mbaye. Le tre mezze punte sono Skov Olsen, Barrow e Vignato (preferito a Orsolini), con Palacio di punta. Per l’argentino è il probabile passo d’addio al club.

Il piglio del Bologna nelle prime battute è tutt’altro che arrendevole: al terzo minuto penetrazione di De Silvestri che da dentro l’area ha il tempo di guardare in mezzo e centrare il pallone sul quale per Szczesny si distende completamente e blocca la minaccia. Al primo, vero spunto però la Juventus passa: spunto di Kulusevski che sguscia sulla linea di fondo, palla rasoterra in area per Rabiot che aggancia e tira. Skorupski devia sulla traversa, e sulla ribattuta del legno è Chiesa il più lesto a insaccare il vantaggio bianconero, praticamente alla prima occasione.

La squadra di Pirlo alza il ritmo e accelera, presentandosi sovente nell’area bolognese e i rossoblu rispondono solo con una velleitaria girata di Svanberg che termina alta. Il Bologna ora gioca più accorto, la Juventus spinge ma non trova lo spunto e l’ultimo passaggio per calciare in porta. E’ una fase un po’ inoperosa per i portieri, sin quando Schouten scaglia un destro da fuori area che però è centrale e non mette in difficoltà Szczesny, mentre poco dopo Skorupski sventa un tiro cross di Cuadrado.

Ma al minuto 28 arriva il raddoppio juventino: un Dybala quanto mai ispirato riceve palla in area da Cuadrado e sull’uscita di Skorupski opera un pallonetto che consente a Morata di insaccare di testa sulla linea di porta il 2-0. A questo punto il Bologna prova a uscire e costringe la Juventus ad arretrare ma senza produrre pericoli concreti per la porta di Szczesny. I pericoli vengono ancora dalle fasce, grandi protagoniste del match, ma al Bologna manca il suggerimento decisivo per poter andare alla conclusione. E allora la Juventus cala il tris allo scoccare del 45°: azione tutta palla a terra dei bianconeri con Rabiot che raccoglie il fendente in area e batte Skorupski in uscita per il terzo gol bianconero.

La ripresa si apre subito con un giallo: Svanberg sguscia su un passaggio dalle retrovie e appoggia il pallone in porta, ma Valeri annulla per fuorigioco. E poco dopo è ciò che accade dall’altra parte, quando Morata riceve un lancio direttamente da Szczesny e insacca con un sinistro che buca Skorupski, non esente da colpe. Ma il direttore di gara in un primo momento annulla, salvo poi convalidare dopo il controllo del Var: quattro a zero e di fatto la contesa si chiude qua. E poco dopo Kulusevski va vicino al quinto gol, calciando alto da buona posizione, imitato da Chiesa che calcia dalla distanza un rasoterra fuori di poco.

C’è una sola squadra in campo e su un’altra amnesia bolognese, anche Dybala si unisce e calcia sul fondo. E il Bologna? Da segnalare solo i cambi: dentro Orsolini, Sansone e Antov al posto di Vignato, Medel e Skov Olsen. Pirlo richiama Chiellini e mette Arthur, inserendo anche McKenny al posto di Chiesa e Bonucci per De Ligt.

C’è ben poco da raccontare con un risultato così acquisito: l’unica occasione degna di nota per i rossoblù ce l’ha Palacio che in un tre contro tre calcia fuori da buona posizione al quarto d’ora. Nella seconda metà della ripresa c’è minutaggio anche per Pinsoglio tra i pali, mentre Mihajlovic inserisce Faragò per De Silvestri. A dire il vero il Bologna per iniziativa e voglia meriterebbe anche il gol della bandiera, ma non c’è verso, soprattutto quando Barrow si produce in un tiraccio superata la mezz’ora che quasi finisce in fallo laterale.

Dopo un bel gol annullato a Kulusevski, ecco il punto dell’onore bolognese: diagonale di Orsolini da dentro l’area, e 1-4. Poco per riscattare una stagione tra molti bassi e pochi alti, ma l’orgoglio è salvo. E subito dopo il Bologna avrebbe addirittura la possibilità del raddoppio, se Barrow non calciasse addosso a Pinsoglio solo dentro l’area di rigore. Dopo il palo colpito da Dybala, le orecchie sono tese verso gli altri campi, come ai vecchi tempi, quando si giocava tutti alla stessa ora. E se l’1-4 è una punizione che va addirittura stretta alla Juventus, e non certo un bel titolo di coda per la stagione del Bologna, è quanto basta ai bianconeri per restare in Champions League: l’1-1 del Napoli in casa col Verona lascia fuori i partenopei.

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