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Resto del Carlino – Da Costa, possibile ritorno tra i preparatori dei portieri

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Dopo il saluto finale alla piazza felsinea al termine della stagione, il portiere brasiliano potrebbe tornare immediatamente tra le fila rossoblu come nuovo preparatore dei portieri all’interno del settore giovanile insieme all’ormai veterano Gianluca Pagliuca.

Come riporta Marcello Giordano, la dirigenza sta seriamente pensando se offrirgli il ruolo precedente proposto oppure “promuoverlo” direttamente come supporto a Luca Bucci per la preparazione dei portieri della prima squadra in vista del prossimo ritiro a Pinzolo.

Attualmente l’estremo difensore di San Paolo sta riflettendo sul da farsi e considerando l’importanza che la città di Bologna abbia per lui (promozione del 9 giugno 2015, i successivi cinque anni vissuti qui e nel frattempo la nascita dei suoi figli), il suo entourage ha fatto sapere come il proprio assistito prenderà e comunicherà la decisione nei primi giorni della prossima settimana.

Quest’ultima è dettata proprio dall’importanza che avrà sul futuro dell’ex portiere rossoblu: se da una parte la voglia di appendere gli scarpini al chiodo dopo 18 anni da professionista tra Brasile e Italia tormenta costantemente la testa dell’estremo difensore, dall’altra quella di concedersi un’ultima stagione da protagonista è ancora tanta e l’intenzione di contattare o meno il suo procuratore per delegarlo a trovargli squadra in Serie A o serie B sta prendendo sempre più quota.

Analizzando la carriera di Da Costa, l’Italia rappresenta sicuramente gran parte di quest’ultima: sei mesi a Varese, due anni ad Ancona, quattro anni e mezzo a Genova (sponda Samp) e cinque anni e mezzo a Bologna, che rappresentano la durata più longeva di natura contrattuale in una città non si scordano così facilmente.

Col passare dei giorni il momento della verità si avvicina sempre di più e la speranza che circola maggiormente nei corridoi e campi di Casteldebole è che la foto-saluto pubblicata da Da Costa insieme alla propria famiglia indossando le maglie rossoblu fosse semplicemente un arrivederci e non un addio.

Fra pochi giorni o addirittura poche ore si verrà a conoscenza della verità tanto agognata da Bigon, Sabatini, Di Vaio, i quali sperano di poter riabbracciare il brasiliano non solo per la sua importanza e figura di riferimento per molti giovani e Mihajlović stesso all’interno dello spogliatoio, ma anche per l’esperienza da egli maturata in questi anni e per la conoscenza a memoria di tutto l’ambiente e la struttura organizzativa rossoblu.

 

Dopo gli addii di Palacio e Danilo, altri due membri sembrano prossimi a quest’ultimo: Medel e Poli.

Se fosse così il Bologna saluterebbe definitivamente tutti gli elementi di esperienza che componevano lo spogliatoio fino a qualche settimana fa.

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