Seguici su

Bologna

RADIABO – Intervista a Beppe Signori:” Il calcio mi è mancato, ma ora sono pronto per una nuova sfida”

Pubblicato

il

1000cuorirossoblù.it


Ieri sera, in diretta su Radiabo, è stato ospite nel programma “Tandem Rossoblù”, un’icona della storia calcistica del Bologna FC: Giuseppe “Beppe” Signori. Tra gli argomenti trattati, il giocatore ha parlato del calcioscommesse, dei ricordi americani con la nazionale e si è sbilanciato sugli azzurri all’Europeo.

Beppe Rossoblù. L’ospite della puntata condotta da Pietro Maresca e dal mister Franco Colomba, in onda su Radiabo, è stato lo storico bomber Beppe Signori. Giuseppe, oltre ad aver fatto 188 gol in Serie A (al 9° posto nella classifica all-time della Serie A, ha indossato la maglia rossoblù, come tanti amanti del pallone si ricorderanno. Siamo nell’estate del 1998 e qui ha inizio la storia romantica, tutta rossoblù, tra Beppe e la città di Bologna. Signori si trasferisce al Bologna, una squadra che all’epoca era specializzata nel recuperare e rilanciare campioni che sembravano sul viale del tramonto. Spesso il miglior regista in assoluto è il destino e se Signori arriva a Bologna in quell’estate è tutto merito di Roberto Baggio e di una loro grande amicizia. Dopo l’esperienza già abbondantemente riuscita con Baggio, giocatore immenso con il quale Signori aveva condiviso la stessa stanza ad USA ’94, Beppe si lascia convincere dalla felice esperienza del ‘Divin Codino’ e sposa la causa bolognese. “Vengo da delle delusioni, ma a Bologna troverò l’ambiente ideale e giusti stimoli. È la squadra perfetta per la rinascita e vedrete che con l’aiuto di tutti riuscirò a ripercorrere la stessa strada di Roberto”.

Sotto le due torri, Signori eredita la maglia numero 10 di Baggio, la fascia da capitano ed il ruolo di leader carismatico in campo. Signori diventa la luce offensiva di tutta una squadra e Il tutto si tradurrà in annate da straordinario protagonista. Solamente un neo in fantastica storia d’amore: quel rimpianto di una finale di Coppa UEFA sfumata, solo dopo un doppio pareggio in semifinale contro il Marsiglia.

Calcioscommesse.  “Sicuramente all’inizio ho sofferto molto. La mia famiglia ha dovuto subire anche lei lo strazio di questa incredibile vicenda. Ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicini. È stata una sofferenza, ma come ho sempre fatto nella mia vita dovevo portare a termine questa battaglia. Ho lottato fino in fondo per ottenere un esito che fosse o bianco oppure nero. Per fortuna l’esito è stato bianco”.  Le parole di Beppe ai microfoni di Radiabo.

Carriera da allenatore e Zeman. “Sicuramente Zeman ha trovato un progetto interessante. Il Foggia è da rifondare e Zeman lo sa benissimo, ma ha tante idee ed un sogno splendido, riportare il Foggia in A. Comunque vada questa avventura, il suo ritorno è molto importante per il mondo del calcio.” Poi continua parlando della sua prossima carriera: “Ho aspettato 10 anni per poter vedere la luce, anche se ne aspetto 11 anni non cambia molto. Il mio interesse è quello di cominciare in questo mondo, che mi è mancato tanto in questi anni. Ho tanto da dare, che sia una prima squadra piuttosto che un settore giovanile, poco importa”.

USA ‘94: “Era la vigilia della semifinale con la Bulgaria, io dissi a Sacchi che non ne avevo più e gli chiesi di poter giocare solamente davanti, perché non potevo più fare i lavori che il mister mi richiedeva. Poi l’infortunio di Roby non ci voleva ma a pochi giorni dalla fine ero pronto per partire titolare. Mi dispiace non aver dato il mio contributo. Non aver giocato una finale mondiale rimane il mio più grande rimpianto della mia vita.”

Sugli azzurri. “Questa nazionale sa soffrire. È un gruppo unito e sveglio. Chiaro che tanti non hanno esperienza e ci può stare di soffrire come contro l’Austria, ma se ci crediamo tutti possiamo fare grande questo Europeo. Le sorprese sono dietro l’angolo, basta vedere cosa ha fatto la Svizzera contro la Francia.” Poi continua dicendo: “Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo minimo. Da ora in avanti possiamo solo fare meglio fare meglio. Io in Mancini credo molto ed è stato molto bravo ad utilizzare le qualità di tutti i giocatori. Si vede che credono molto in lui e che lo seguono fino alla fine. Tifiamo tutti gli azzurri che se lo meritano. Ci stanno facendo emozionare

Sul suo Bologna. Agli sgoccioli della trasmissione è arrivata anche la domanda sul suo Bologna, facendo salire la nostalgia a tutta la Bologna calcistica: “Grandi gol, grandi ricordi. Mi volevano bene ovunque, mi fermavano sempre per strada ma ero tanto felice. Pensare a quei 6 anni ancora oggi mi rende felice e tutto ciò che abbiamo fatto rimarrà sempre nei cuori dei bolognesi.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

adv
adv

Facebook

adv