Il calciomercato del Bologna è partito con il piede giusto

In estate, si sa, domina il calciomercato. Anche ora, in cui Euro 2020 si sta giustamente prendendo la scena, la varie squadre di A non stanno perdendo tempo e cercano di rinforzarsi in vista della prossima stagione. In casa Bologna era da gennaio, forse anche prima, che si sapeva cosa sarebbe servito alla squadra: un difensore e un attaccante. Tanti nomi, tanto fumo e poco arrosto. I più scettici, come al solito, credevano in un mercato spento, anomalo. La realtà però è un’altra: la dirigenza rossoblù si sta muovendo e lo sta facendo bene.

Partiamo dai riscatti, cosa che non è mai scontata. L’obiettivo era trattenere due pilastri di questa squadra: Adama Soumaoro e Musa Barrow. Tutto fatto, accordi con Lille e Atalanta raggiunti e Mihajlovic che può ritenersi soddisfatto. La prima cosa da sistemare era la difesa. Tanti nomi, i soliti: Rugani, Benatia, Lyanco. Il preferito di Sinisa era sicuramente il brasiliano del Torino, ma Cairo ha tirato troppo la corda sparando alto per un discreto difensore. Benatia è svincolato ma ha un ingaggio elevato, Rugani è tornato alla Juventus e verrà testato in ritiro da Max Allegri. Ed ecco che arriva il nome a sorpresa: Kevin Bonifazi. Alcuni hanno storto il naso, altri invece no. Quest’ultimi non l’hanno fatto semplicemente perché hanno “studiato” l’ex difensore dell’Udinese. Classe 1996, robusto difensore centrale, lo scorso anno è stato uno dei protagonisti dell’ottima stagione dell’Udinese: per lui 32 presenze, un assist e quattro cartellini gialli. Pochi, per un difensore centrale. Affidabile, il termine giusto: ciò che serve a Mihajlovic, e chissà che bella coppia che potrebbe formare con Soumaoro. Potrebbe, dovrebbe arrivare anche un altro difensore, anche perché Antov non è stato riscattato e ha fatto ritorno al CSKA Sofia: la pista Benatia non è ancora chiusa, l’affare Lyanco è sempre complicato. Una cosa però è certa: con Bonifazi lì dietro si sta già più sicuri. Capitolo attaccante. Sabatini ha dichiarato che questa squadra è formata da troppi bravi ragazzi. E forse ha ragione. E’ per questo che Marko Arnautovic è l’attaccante giusto per questa squadra. Non è ancora fatta, manca ancora l’accordo con lo Shangai per la buonuscita ma manca poco: l’austriaco porterà carattere, a volte anche sopra il limite, ma soprattutto una presenza importante in area di rigore. Quella che è mancata quest’anno al Bologna. In attesa di Arnautovic la dirigenza felsinea non si è fermata, tutt’altro: preso anche Sydney van Hooijdonk. Olandese, figlio di Pierre, nell’ultima stagione al NAC Breda ha siglato 16 reti. Classe 2000, con la maglia giallonera ha segnato complessivamente 22 gol in 68 presenze. Sarà un punto interrogativo: o esploderà immediatamente o avrà bisogno di diverso tempo per adattarsi. Non ci sono leggi scritte.

Siamo a inizio luglio ma i fuochi d’artificio non sono partiti. Grandi operazioni in entrata ma non solo, perché il Bologna sta dimostrando di non essere un supermercato così tanto economico. Sia chiaro, una cessione ci sarà ma senza svalutazioni. E tutto questo è stato confermato da Tomiyasu: il Tottenham ha offerto 18 milioni, rifiutati dai rossoblù che non vorrebbero scendere dai 25. Così come sono state rifiutate le proposte di Milan e Napoli per Schouten e Vignato, ma in questo caso parliamoci chiaro: offrire rispettivamente 12 e 5 milioni sembra quasi una farsa. Mihajlovic può ritenersi soddisfatto: è rimasto con la promessa di avere una squadra competitiva e la dirigenza sta lavorando per rispettare gli accordi. Non è facile, soprattutto in questo periodo storico dove la pandemia ha avuto un serio contraccolpo sull’economia delle società calcistiche, ma il Bologna sta lavorando bene, con intelligenza, per far sì che la prossima stagione la squadra possa fare quel salto di qualità tanto sperato. 

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