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La Gazzetta dello Sport – Sabatini: ”Obiettivo parte sinistra della classifica. Mihajlovic? Grande allenatore”

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crediti immagine: Damiano Fiorentini per 1000 cuori rossoblu


Lunga e interessante intervista rilasciata da Walter Sabatini alla Gazzetta dello Sport.

Partendo dal Bologna, dopo la sconfitta contro la Ternana ha pensato di lasciare il club?
”No. Prima della partita avevo meditato di andarmene, per motivi miei. Tuttavia, dopo la sconfitta sento il dovere morale di restare qui. Solo i topo scappano nelle difficoltà. Voglio restare qui per vedere risorgere la squadra; puntiamo alla parte sinistra della classifica. Vediamo cosa riusciremo a fare. Se tutto andrà bene, rimarrò qui, altrimenti me ne andrò. Mihajlovic? Per me non è un allenatore, ma l’allenatore. E’ un grandissimo tecnico”.

Lei aveva già lavorato con Zhang, decidendo poi di andarsene. Aveva capito come sarebbe andata a finire?
”Con l’Inter mi sono sempre trovato bene. Quando ero in Cina, ero spesso a casa di Zhang. Ho sbagliato ad andare via dall’Inter, me ne pentirò sempre. Però qualcosa avevo intuito e c’era poco entusiasmo. Secondo me, chi possiede una squadra di calcio almeno un po’ tifoso deve esserlo”.

Cosa ne pensa dell’Inter di adesso?
”Inzaghi ha un tipo di gioco molto affascinante, sono fiducioso. Anche se Hakimi e Lukaku sono assenze pesanti. Ora che il pubblico è tornato allo stadio vedremo un calcio diverso, fatto di molte più emozioni”.

Allegri o Guardiola?
”Tempo fa provai a portare Allegri alla Roma, lui poi cambiò idea, è in debito con me. Io scelgo Allegri per la sua pragmaticità, perché nel calcio conta vincere più che giocare un bel calcio. Mi piace Allegri perché sa essere concreto”.

Su Ronaldo?
”Spero resti alla Juventus, la Serie A ha bisogno di campioni come lui, per tornare ad essere il campionato che era negli anni Ottanta. Adesso, prima di accettare la Serie A, un calciatore medita molto”.

Nuovo campionato. Chi la ispira di più come squadra?
”Sono molto curioso di vedere il Napoli di Spalletti. Mi piace il gioco di Spalletti perché sa esaltare la fase offensiva, motivo per cui Osimhen potrebbe essere molto difficile da marcare quest’anno”.

Spalletti-Totti..
”Tutto ciò non deve nascondere quanto di buono ha fatto Spalletti con la Roma. In una stagione fece ben 87 punti, e con questo punteggio è facile anche vincere il campionato. La lite con Francesco è stata umiliante, non ne voglio parlare”.

Cosa ne pensa di Mourinho alla Roma?
”Credo che sarà la rivelazione della stagione, insieme al Napoli. Mi piace Mourinho perché è pragmatico e molto determinato. Lui ha un qualcosa di eroico e di invulnerabile che lo rende unico”.

Cosa ne pensa di Sarri?
”Lo stimo molto perché ha saputo farsi le ossa nelle categorie più basse, fino a costruirsi una sua identità. Mi piace molto il suo gioco, è molto creativo, e chi è creativo ha bisogno di caos. Io in questo mi rivedo, non sopporto la staticità”.

Sul Milan?
”Ottimo lavoro di Maldini e Massara. Hanno saputo rivitalizzare una squadra con il morale sotto i piedi”.

Chi è il giovane più forte?
”Zaniolo per tecnica e forza. Ma vorrei aggiungere anche Musa Barrow”.

Allenatore giovane più intrigante?
”Dionisi del Sassuolo; ma occhio anche a Lucarelli della Ternana, mi è piaciuto molto contro di noi”.

Cosa ne pensa dei procuratori di oggi?
”Li stiamo lasciando fare molto, e loro fanno. Giocano con le scadenze dei contratti, fanno i loro interessi. Purtroppo si pensa che il direttore sportivo sia un ruolo superato, invece serve molto, soprattutto perché sa mediare i sentimenti”.

(Fonte: Gazzetta dello Sport – Sebastiano Vernazza)

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