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Bologna Fc – Theate si presenta: “Da giovane giocavo attaccante, è rimasto il vizio del gol. Il BFC è la squadra giusta dove crescere, guardate Tomiyasu”

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Matteo Linarello - 1000cuorirossoblu.it

 

 

Alle 12:30, il Bologna Fc ha presentato ufficialmente Arthur Theate ai giornalisti e ai tifosi rossoblu, nell’aula magna della sede di Illumia, che da ben 7 anni è sponsor della squadra. A prendere parola sono stati prima Marco Bernardi, Chairman di Illumia SpA,  poi Claudio Fenucci, ad del club felsineo, dove hanno ribadito la forza della loro partnership, dichiarando poi una piccola chicca: dal 2022 l’energia consumata dallo stadio Dall’Ara sarà total green, prodotta da fonti di energia rinnovabili. In questo modo, Illumia e Bologna Fc vogliono contribuire ad un disegno più ampio di sostenibilità nel nostro Paese.
Dopo il loro intervento, i giornalisti hanno potuto intervistare il giocatore.

Ci spieghi meglio il tuo ruolo?
Come hai vissuto questo ultimo mese, sapendo che dovevi lasciare la tua squadra?
Non è stato facile giocare la prima partita di campionato sapendo di lasciare la squadro poco tempo dopo. Ma sono situazioni normali nel calcio ed è stata una scelta venuta da me e dalla mia famiglia. Sono molto carico per questa nuova avventura. Il mio ruolo nel campo sarà quello di diventare più forte, più veloce e credo che il BFC sia un’ottima squadra dove crescere e diventare più forte, anche come uomo.

Come è stato il primo impatto con mister Mihajlovic?
Il mister è stato fondamentale nelle mia scelta, sono molto felice di essere allenato da lui e la sua chiamata è stata molto importante.

Sepevi già in Belgio che il Bologna è una piazza che vuole far crescere i giovani?
Conosci qualche giocatore che si sta sviluppando qui?
Credo che tutti al mondo conoscano il bologna come squadra, con una grande storia, che ha dato la possibilità di crescere a tanti giovani. Prendete per esempio Tomiyasu, che giocava in Belgio, ha giocato due anni in rossoblu e che adesso si trova all’Arsenal.  Sono veramente contento di essere qui e per è una grande opportunità, darò il mio meglio.

All’occorrenza puoi giocare pure terzino?
Si, mi piace giocare sia come terzino che centrale sx. Sono totalmente a disposizione del miste e cercherò di dare il mio meglio.

E’ vero che in carriera hai cambiato tanti ruoli? Hai già giocato con la difesa a 4?
Hai già trovato differenze dallo stile dell’ostenda?
Si, è vero. Quando ero più giovane giocavo in attacco, poi mi sono spostato a sinistra per poi finire come terzino. Ovviamente sono due giochi differenti, ma farò di tutto per imparare il prima possibile.
Non è la prima volta che gioco a 4, anche col Belgio ci ho giocato e anche in qualche partita con l’Ostenda ci ho fatto qualche partita.
La Serie A è campionato migliore per imparare meglio a difendere e sono qui, appunto, per apprendere.

Visto che facevi l’attaccante, senti di avere qualche gol in canna?
Quando sei attaccante il vizio del gol ti rimane. Anche giocando in difesa puoi segnare e spero di farlo il prima possibile per aiutare la squadra.

Ti abbiamo visto spesso prendere il microfono ed andare in curva ad incitare i tifosi. Pensi di farlo anche qua, soprattutto dopo la riapertura?
Sono solito ad incitare la folla e in Belgio avevamo lo stadio pieno. I tifosi sono una cosa molto importante. Se ci sarà modo di festeggiare con loro una vittoria allora lo farò.

Come sei passato da attaccante a difensore?
Giocavo avanti, ma poi è arrivato un giocatore più forte  e più veloce di me. Mi hanno spostato a sinistra. Poi, quando sono andato nel Belgio U15, ero tornato a posizionarmi davanti ma il mister aveva già visto che ero molto veloce a sinistra ed è tornato a mettermi dietro. Mi disse: “hai giocato una bella partita, ora puoi restare terzino sinistro”. Da lì non mi sono più spostato. 

Qual è stato il tuo mito da bambino e perché hai scelto la maglia numero 6?
Non ne ho uno preferito. Di riferimento ho sempre preso Pujol per mi è sempre piaciuta la sua mentalità. E’ stato un grande difensore, che tutti hanno amato per la sua forza e la sua mentalità. Ho scelto il 6 solo perché mi piaceva e non c’era il numero 5, che invece avevo all’Ostenda.

Hai gia visitato la città?
Non ho ancora avuto molto tempo, ho visitato una o due volte la città e per il momento mi piace molto.

 

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