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Il Resto del Carlino – Bologna, Dominguez gioca, migliora e scala le gerarchie

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fonte immagine: Bologna FC


Bologna-Hellas Verona è stata la partita della crescita. La crescita del Bologna, uscito vincente da una partita difficile e sporca, come ha sottolineato Sinisa Mihajlovic nell’immediato post-partita. È stata una partita di crescita perché tutti o quasi in campo hanno fatto del loro meglio, mostrando il nuovo limite delle loro potenzialità. Uno di questi è Nicolas Dominguez.

PRATICANTATO FINITO – C’è voluto un anno e mezzo e tanto lavoro di Sinisa Mihajlovic, ma Nico Dominguez sembra aver trovato il feeling con la Serie A. Il giovane centrocampista argentino ha passato l’estate a lavorare con Mihajlovic per migliorare definitvamente il suo apporto nel ruolo di uomo davanti alla difesa, in coppia con uno dei compagni. E il lavoro sembra aver sortito gli effetti sperati. Da mezzala Nico aveva dato finora il suo meglio, soprattutto in Argentina, più di qualche difficoltà invece l’aveva trovata ad adattarsi nel centrocampo a due del Bologna. Le difficoltà Nico le aveva dimostrato soprattutto nel coprire l’intera porzione di campo che la mediana a due imponeva e la novità dell’essere a tutti gli effetti il metronomo del centrocampo. Qualità che però il tecnico rossoblù ha visto e riconosciuto e sulle quali ha insistito quest’estate. Il ritorno di Medel, più che mai pronto a guidare la difesa del Bologna, e il miglioramento dell’equilibrio di tutta la formazione ha fatto sì che Nico potesse rendere al meglio nel ruolo di mediano, dove dirige l’orchestra con ottimi tempi di gioco e lavora in fase di non possesso da mezzala di interdizione.

PROCESSO ACCELERATO – Il processo di maturazione di Nico ha subito una notevole accelerazione in questa estate. Dopo le difficoltà della sfida con la Ternana, accanto a Schouten, Nico non si è perso d’animo. Prima la sfida con la Salernitana accanto a Schouten, poi quella con l’Atalanta vicino a Svanberg. Due buone prestazioni che gli hanno permesso di recuperare dei punti importanti nelle gerarchie, favorito da ritardi di condizione e squalifiche. Ora l’ottima prestazione di lunedì sera con l’Hellas che ha mostrato un Dominguez cresciuto in assenza di Schouten e Kingsley, entrambi fermati da problemi fisici. Per loro però situazioni diverse, per Schouten gli esami non hanno evidenziato nulla di grave e dunque verrà recuperato presto, per Kingsley invece ci sarà da attendere, la lesione di primo grado al retto femorale lo terrà fuori 30 giorni. Per Schouten, partito inevitabilmente coi gradi del titolare, ci sarà da faticare per riprendersi un posto soprattutto se Nico confermerà quanto di buono mostrato lunedì, ma sarà anche l’occasione per recuperare al meglio dai problemi fisici e ritrovare la brillantezza smarrita.

 

fonte: Marcello Giordano, Il Resto del Carlino

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