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Corriere di Bologna – Bologna “rissaiolo”, meno bello ma più concreto

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fonte immagine: Bologna FC


Il cambio di atteggiamento del Bologna rispetto alla passata stagione è stato certificato dalle parole di Sinisa Mihajlovic nel post partita di lunedì sera, dopo la terza gara senza sconfitta e la seconda consecutiva senza subire gol. “Abbiamo cambiato modo di difendere, lavorando a zona e facendo compattezza. Siamo un po’ meno belli ma più concreti”.

Per trovare una serie di due gare con la rete immacolata è necessario sfogliare l’almanacco a ritroso, fin prima della pandemia. Correva l’aprile del 2019 e Sinisa era appena salito sul ponte di comando, togliendo il timone dalle mani di Pippo Inzaghi, con l’unico obiettivo di conservare la massima serie. La cavalcata salvezza passò appunto per un filotto di tre partite consecutive senza reti al passivo: 3-0 rifilato al Chievo, 0-0 a Firenze e di nuovo 3-0 casalingo alla Sampdoria. Da allora non è più accaduto che il Bologna di Miha non subisse gol per più di un incontro, fino a lunedì sera. Da quell’ultima stagione senza Covid il Bologna ha incassato più di 130 segnature in appena due campionati, con il massimo livello di fragilità raggiunto nel rovinoso turno di Coppa Italia contro la Ternana. Da lì il comandante rossoblù ha invertito la rotta.

Scacciati i fantasmi di coppa nell’esordio con la Salernitana, in cui per un momento si sono visti vagare per il prato del Dall’Ara gli spettri di qualche giorno prima, la banda di Sinisa ha resistito all’impeto dell’Atalanta, prima di fare bottino pieno alle spese di Di Francesco. Alzare le barricate in tempi di magra, aspettando che passi la tempesta prima di formulare grandi progetti, è una soluzione vecchia come il mondo. Il Bologna, grazie a qualche accorgimento tattico ed allo spirito battagliero, ha portato a casa ben sette punti su nove, tracciando la via per una salvezza tranquilla (ancora tutta da conquistare, sia chiaro) mentre avrebbe potuto accusare l’avvio di campionato senza alcuni titolari. Soriano e Schouten hanno marcato visita due settimane fa a Bergamo; mentre l’azzurro è tornato a disposizione per il posticipo contro il Verona, l’olandese ha proseguito il percorso di recupero ed è in dubbio per la super sfida ai campioni d’Italia in scena al Meazza sabato pomeriggio. Kingsley è ancora fuori per una lesione al retto femorale e ne avrà per almeno un mese.

In situazione di emergenza a centrocampo è venuta fuori la miglior versione di Dominguez da quando soggiorna a Bologna, con Svanberg che sembra intenzionato a proseguire sul ritmo della scorsa stagione. La coppia di centrocampisti alle spalle di Soriano andata in campo lunedì sera sembra ad oggi quella meglio assortita, in grado di garantire un mix di intensità e verticalizzazioni, con la ciliegina del gol decisivo. L’abnegazione del reparto di centrocampo, ad interpreti contati, è la testimonianza di come lo spirito voluto dal tecnico sia stato immediatamente assorbito dai ragazzi, che lo hanno riconosciuto come proprio.

Rema nella stessa direzione l’acquisto di Arnautovic. Oltre a colmare l’enorme lacuna della rosa alla voce “centravanti”, l’acquisto dell’austriaco ha contribuito a portare esperienza, essenziale nel momento in cui si impronta una partita sulla resistenza, e soprattutto lo spirito della lotta. Lo aveva dichiarato il direttore Walter Sabatini in tempi non sospetti, quando la trattativa per l’attaccante stavo andando per le lunghe ed Arnautovic aveva appena dato prova contro l’Italia di aver ancora molto da dare nel calcio europeo: “è un rissaiolo, ed a me i rissaioli piacciono”. Come se avesse già letto la piega che avrebbe preso la prossima stagione e fosse già corso ai ripari. 

Sabato il Bologna rissaiolo di Sabatini, Mihajlovic ed Arnautovic è atteso a domicilio dall’Inter campione d’Italia, che può guardare negli occhi: entrambe a sette punti, a soltanto due lunghezze dal vertice. Per i nerazzurri si tratta di una posizione assolutamente consueta, mentre i rossoblù sono ben oltre la propria zona di confort. Dalle prime tre partite di questo campionato si può star certi di una cosa: nonostante la disparità dei valori in campo, per strappare lo scalpo a questo Bologna servirà una grande prestazione e mettere in conto di tornare sotto la doccia con qualche livido.

 

Fonte: Alessandro Mossini, Il Corriere di Bologna

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