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Sinisa Mihajlovic cittadino onorario di Bologna, la cerimonia

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crediti immagine: Bologna Fc


Oggi, 17 novembre 2021, l’allenatore Sinisa Mihajlovic è stato nominato ufficialmente cittadino onorario della città di Bologna, titolo conferitogli dal neosindaco Matto Lepore, dopo che il Consiglio Comunale aveva già votato positivamente questo provvedimento con un ordine del giorno del 9 dicembre 2019 indetto dall’ormai ex sindaco Virginio Merola.    

Queste le parole dell’allenatore durante la cerimonia tenutasi presso la Casa conciliare del Comune: ”Sono onorato e commosso per questo prestigioso riconoscimento. Il livello della cultura e dello spessore culturale e sociale di questa città è elevatissimo e la qualità di vita è ottima, tutto ciò è una diretta conseguenza di quanto è stato seminato nel corso degli anni. Ho ricercato i nomi di tutte le persone che nel corso di 162 anni hanno ricevuto questo premio ed è incredibile che il mio nome entri in questa lista di “campioni”, come Garibaldi, Verdi, Carducci, Mutti”.                                                                                                    Il destino ha voluto che la malattia si manifestasse a Bologna; sono stato fortunato io ma è stata fortunata anche Bologna quando sono arrivato nel 2019 e mi è stato chiesto di salvare la squadra dalla retrocessione. Non avevo dubbi che l’avremmo fatta, chiedete a Gianni (Morandi).                                                                                       Non abbiate paura di passare momenti brutti della vostra vita, non si vive in assenza di problemi, ma si vive nonostante i problemi, lo dico sempre anche ai miei ragazzi negli spogliatoi. Tutti nasciamo con una doppia cittadinanza, prima o poi ognuno di noi è costretto a riconoscersi cittadino “dell’altro paese” ed è ciò che è successo con me a Bologna; questa per me è addirittura la seconda cittadinanza onoraria.                                                                                                                                                            Questo riconoscimento lo dedico alla mia famiglia, a mia moglie, ai medici, al personale sanitario che è sempre stato carino e paziente con me, agli amici, al Bologna Calcio, allo staff ed ai calciatori, perché senza di loro il percorso di recupero sarebbe stato diverso.                                                                                                                      Ed ultimo ma non meno importante, questo premio lo dedico con cuore alla città di Bologna, ai bolognesi sportivi e non sportivi, ai tifosi e non tifosi, perché la loro vicinanza si è fatta molto sentire e mi ha sempre dato la carica per affrontare le durissime giornate alle quali ero sottoposto. Vi ringrazio di cuore a tutti”.

Ultime dichiarazioni rilasciate a margine della cerimonia: ”Sono qua da quattro anni, la città mi ha adottato come un figlio. Credo di essere il primo sportivo a ricevere un riconoscimento così in una città così importante. La città e la gente rimarranno per sempre nel mio cuore, somiglia molto al mio paese. I serbi nel profondo del cuore sono come i bolognesi, anche se non si direbbe”.

 

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