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L’altro spogliatoio: lo Spezia di Thiago Motta

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fonte immagine: Twitter ufficiale Spezia Calcio


Per riprendere la marcia e confermare i miglioramenti mostrati in trasferta, il Bologna va a La Spezia per incontrare i padroni di casa, guidati da Thiago Motta. Per Sinisa Mihajlovic e i suoi ragazzi sarà una partita molto simile a quella della scorsa settimana contro il Venezia. I rossoblù si troveranno di fronte una squadra molto organizzata e con buoni valori tecnici.

IMPOSTAZIONE – Lo Spezia ha un’anima offensiva, la squadra del tecnico italo-brasiliano gioca col modulo 4-2-3-1. La squadra ligure gioca costantemente alla ricerca del dominio tecnico della partita. Per questo motivo la difesa gioca in maniera aggressiva, accorciando molto alta in avanti e cercando continuamente l’anticipo sugli attaccanti avversari. Se attaccata in velocità alle spalle, la squadra di Thiago accetta i duelli 1 contro 1. Scelte coraggiose che però hanno dato continuità al progetto tecnico improvvisamente fermatosi con l’addio di Italiano, e portato 11 punti in questo inizio di campionato. Lo Spezia dunque cerca costantemente di uscire palla al piede dalla difesa, il punto di forza e regista difensivo è senz’altro Simone Bastoni, terzino tecnico, dotato di un mancino molto educato.

CENTROCAMPO E ATTACCO – Superata la prima linea di pressione avversaria, lo Spezia sviluppa una manovra tatticamente e tecnicamente apprezzabile. La squadra di Motta gioca con mediani molto offensivi. Sia Maggiore, che Kovalenko, titolari nelle ultime uscire dei bianconeri, hanno tecnica e propensione offensiva. Infatti, il capitano Maggiore è una classica mezzala di inserimento, mentre Kovalenko è un trequartista che nel corso degli anni ha arretrato il suo raggio d’azione, ma così come Maggiore ama avanzare a farsi trovare pronto in fase di finalizzazione. Ovviamente i due mediani cercano di alternare le proprie puntate offensive per non lasciare scoperto il centrocampo. Attenzione però anche a soluzioni diverse, con mediani più adatti a svolgere il ruolo di regista puro.

La manovra dello Spezia dipende comunque dalla capacità della squadra di Motta di servire in maniera adeguata il trio di trequartisti alle spalle della punta. Gyasi e Verde sono gli uomini di qualità del trio, e si scambiano le posizioni per non dare punti di riferimento tra le linee, ricevendo il pallone larghi in fascia o in zona centrali. Entrambi dotati di doti nel tiro e nel dribbling, hanno la possibilità di creare superiorità numerica e concludere in porta dalla media distanza. Inoltre, Verde è un validissimo rifinitore, in grado di creare importanti azioni offensive grazie alla sua fantasia.

Il Bologna dovrà riporre particolare attenzione anche ai terzini spezzini, infatti Bastoni e, se in campo nel ruolo di terzino destro, Sala, in passato hanno già risolto partite a favore dello Spezia, grazie alla loro capacità di tirare dalla distanza.

 

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