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Bologna

Serie A: Le Sette Sorelle, la quattordicesima giornata e i ventuno punti

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Damiano Fiorentini per 1000 cuori rossoblù

 

 

Fino alla scorsa stagione, il campionato era affare loro: le Sette sorelle, (Milan, Inter, Juve, Roma, Lazio, Napoli e l’Atalanta) gestivano i piazzamenti targati Europa e Noi (il Bologna e chi se no?) li si guardava dalla “rive droite” della classifica, a debita distanza dal decimo posto che significava “rive gauche” del nostro massimo campionato. Stagione dopo stagione, senza soluzione di continuità.

Ma da settembre, questo settembre, si è deciso di non seguire più il solco della “tradizione” (ironico, ma neanche più di tanto): comodamente parcheggiati a 21 punti, noni (ma se volete dire sesti ci sta) insieme alla nobiltà (magari un pò decaduta, ndr) della Serie A (Juve, Viola e Lazio, le prime due che incontreremo nelle prossime settimane), stiamo annusando il quinto posto della Roma, il cui profumo dista solo 4 punti, gli stessi maledetti quattro punti che ci mancano dai confronti con Genoa e Udinese. Pensate che possa essere sbagliata la nostra posizione nel ranking della massima serie italiana di calcio? A me non pare…

Questa quattordicesima giornata racconta questa classifica: ma arrivare così belli ad oggi non è un maquillage ben riuscito, fatto durante la settimana, ma un lavoro partito circa 4 anni fa, magari non compreso subito, ma i cui risultati evidenti e solidi sono sotto gli occhi di tutti. E chi cerca parossistiche preoccupazioni, chi sparge insicurezze sulla squadra, svalutandone le qualità assolutamente presenti, va rassicurato leggendogli esattamente questa classifica, fatti di molti pro e qualche contro, ma esatta fotografia di quello che la squadra vale oggi.

Se proprio ci si vuole arrovellare su qualche zona d’ombra, si chieda al Mister di far decollare sotto porta (avversaria) l’efficacia realizzatoria: gli ultimi 180 minuti, due partite all’insegna del predominio assoluto o quasi,regalano solo un goal, a fronte di una quantità industriale di occasioni non andate a buon fine. Ecco se mi dovessi sedere, per sbaglio e non per meriti, sulla panchina rossoblù, partirei da lì.

Per il resto lascio lavorare l’Area Tecnica, l’Area Mercato, che bene o male ci hanno portato fino a qui, con giovani di assoluto livello. E credo faranno lo stesso la prossima sessione di mercato. 

Lascio fare, senza lasciarmi andare a commenti un filo inutili, perchè ho fiducia in quello che hanno fatto e che faranno.

Ci vediamo mercoledì sera dopo Bologna Roma, i cui punti in palio, pensate un pò, potrebbero valere il sesto posto. Ad un punto dal quinto, dove c’è proprio la Roma. 

Buffo, no?

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