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Corriere di Bologna – Bologna, la difesa è il miglior attacco

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Damiano Fiorentini


Il Bologna pare non fermarsi più: con la vittoria di mercoledì scorso al Dall’Ara sono salite a quattro le vittorie in campionato nelle ultime cinque partite, in cui tra l’altro i rossoblu hanno subito solamente 2 goal: quello fatale di Okereke contro il Venezia e quello del momentaneo pareggio di Thorsby, a Genova contro la Sampdoria. Sembra strano dirlo, ripensando all’inizio di stagione disastroso della retroguardia rossoblu, ma il punto di forza di questo Bologna è proprio la difesa: con il nuovo 3-4-2-1 disegnato da Mihajlovic il Bologna è parso molto più compatto e sicuro dietro, concedendo molto poco alle squadre avversarie (tranne con le due capolista Napoli e Milan, uniche squadre capaci di segnare più di una rete ai rossoblu). Il Bologna, inoltre, non solo sta subendo meno reti, ma sta proprio concedendo meno occasioni agli avversari, come si nota dal sito understat.com: dopo la trasferta di Napoli, infatti, i rossoblu hanno concesso 0,4 expected goal al Cagliari, 1,06 alla Sampdoria, 1,02 al Verona e poi di nuovo 0,64 xG contro lo Spezia e 0,91 nell’ultima partita contro la Roma. Considerando che le migliori difese solitamente viaggiano introno all’1 xG di media, il dato appare ancora più importante. 

Una nuova filosofia di gioco, dunque, per un Bologna che pensa prima a non subire goal e poi alla fase offensiva. Lo si è visto chiaramente nella partita contro la Roma, con i rossoblu che hanno giocato in modo simile al Venezia di due settimane fa, unica squadra che è riuscita a battere il Bologna nelle ultime 5. Una squadra corta, attenta e ben organizzata dietro: mister Mihajlovic all’inizio non sembrava molto convinto, ma con i risultati si è dovuto ricredere. Anche perché, rispetto all’anno scorso, ora i rossoblu hanno anche gli uomini giusti per questo tipo di gioco: un attaccante alto e forte fisicamente come Marko Arnautovic permette infatti alla difesa di abbassarsi e lanciare lungo per tentare la ripartenza. Guardando direttamente la difesa, poi, è innegabile il grande apporto tecnico che sta dando Arthur Theate, in un ruolo che sembra disegnato per lui: il belga ha forza fisica ma anche buone letture, gioca alla grande in anticipo ma se la cava anche nell’uno contro uno, senza parlare poi delle sue ottime doti tecniche anche in fase offensiva. Al suo fianco c’è un altro nuovo acquisto, o almeno così sembrerebbe: Gary Medel, dopo due anni ai box a causa di infortuni vari e dato per partente in estate, è diventato il nuovo leader della retroguardia rossoblu. Alle loro spalle, poi, c’è un rinato Skorupski, che subendo meno tiri sta acquisendo sempre più sicurezza, diventando decisivo anche nelle poche occasioni concesse dal Bologna agli avversari. 

 

Un nuovo Bologna dunque, forse meno bello ma sicuramente più efficace, in cui la difesa è diventato il reparto fondamentale: è dovrà esserlo anche domenica mattina nel lunch match contro la Fiorentina, quando al Dall’Ara arriverà il capocannoniere del campionato Dusan Vlahovic. 

Fonte: Alessandro Mossini, Corriere di Bologna 

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