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L’altro spogliatoio: l’Hellas Verona di Igor Tudor

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Fonte immagine: Twitter ufficiale Hellas Verona

Sarà il Bologna questa sera ad aprire la 23ma giornata del campionato di Serie A, e lo farà sul difficile campo di Verona, contro l’Hellas di Igor Tudor. Una novità rispetto alla sfida dell’andata, quando il Bologna ospitò al Dall’Ara, l’allora Verona di Eusebio Di Francesco che venne poi esonerato dopo la sconfitta subita per 1-0, con rete di Svanberg. Da allora i gialloblù, sotto la guida dell’allenatore croato, hanno ripreso, sia a come rendimento che come stile di gioco, la strada tracciata da Ivan Juric.

MODULO – L’Hellas con Tudor sta continuando il percorso di Juric. La squadra gioca con 3-4-2-1, caratterizzato dalla capacità della squadra di giocare sempre su ritmi altissimi, che le permettono di colmare le lacune tecniche che inevitabilmente si evidenziano quando incrocia squadre dotate di un miglior tasso qualitativo.

FASE DIFENSIVA – La linea difensiva a tre del Verona è un reparto che lavoro appunto su ritmi alti di gioco sull’anticipo. I tre difensori gialloblù sono sempre molto attenti sulle marcature, accettano l’uno contro uno e cercano di sopprimere l’azione avversaria sul nascere, cercando sistematicamente l’anticipo. La linea rimane sempre molto alta, cercando di tenere la squadra sempre molto corta. Un apporto importante a questo tipo di fase difensiva lo danno i due mediani, che con dinamicità e presenza sulle linee di passaggio verticali coprono e filtrano gli attacchi avversari. Difficilmente il Verona arretra il proprio baricentro e schiaccia i propri esterni sulla linea difensiva, e nelle occasioni in cui capita, i due titolari della fascia sono pronti a ripartire velocissimi per dare man forte ai tre uomini offensivi.

ATTACCO – Al di là dei nomi a disposizione, la fase offensiva del Verona è una delle più temibili del campionato. Gli scaligeri sono uno dei gli attacchi più prolifici grazie anche ai movimenti che Tudor e i suoi sono riusciti a trasmettere alla squadra. Il Verona ha in Miguel Veloso il faro della manovra, il regista esperto in grado di gestire i tempi di gioco della squadra, verticalizzare e giocare con intelligenza per recuperare il pallone senza commettere fallo. Accanto a lui Tudor predilige un uomo dinamico in grado anche di arrivare in area di rigore, per sfruttare i suggerimenti provenienti soprattutto dalle fasce. Ed è proprio sulle fasce o a partire dalle fasce che il Verona riesce a creare superiorità numerica. Allargando il gioco sugli esterni, la squadra di Tudor cerca l’uno contro uno o in alternativa cerca di creare situazione di superiorità numerica, con Caprari e Barak che svariano su tutto il fronte. Sono proprio loro, i due trequartisti le armi segrete di questo Verona, entrambi in grado di segnare dal limite o entrando in area, sono fondamentali nel legare il gioco e riempire l’area di rigore quando l’azione si sviluppa sull’esterno. Assieme a loro, in area, l’Hellas ha ritrovato finora la vena realizzativa di Giovanni Simeone.

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