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Il Resto del Carlino – Adunata a Casteldebole: Sinisa deve dare la svolta

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Secondo un antico aforisma che rimbalza tra le panchine di Serie A, le partite prima della sosta sarebbero quelle da non sbagliare. Per un motivo psicologico ancora prima che legato alla classifica. Chiudere bene un filotto di partite permette di affrontare le due settimane di lavoro con lo spirito giusto, perché la sensazione finale è quella che resta. Come un buon dessert può riabilitare un pasto deludente. Lascia una bocca buona, si dice, come se tutto quello che l’ha preceduto appartenesse ad un remoto passato. Il problema è che il Bologna si alza da tavola con i sintomi di una intossicazione alimentare. Sei sconfitte nelle ultime sette gare, con soli tre punti in più rispetto al giro di boa del 22 dicembre. Le prossime due settimane di lavoro a Casteldebole si preannunciano interminabili.

Oggi Sinisa Mihajlovic suonerà l’adunata generale al centro tecnico Niccolò Galli e detterà il piano di battaglia. Le priorità al momento sono due, che si possono sintetizzare in una sola parola d’ordine: energia.

Il tecnico dovrà lavorare sulle teste dei giocatori per restituire al gruppo quelle energie mentali che sono mancate nell’ultimo mese. Un trend negativo come questo non si può spiegare soltanto in termini tecnici.

Il tema motivazionale è forse quello più caro al condottiero rossoblù. Sinisa si è schierato spesso a difesa dei propri ragazzi, ma la mancanza di motivazione e attaccamento al progetto non può essere tollerata. Il caso relativo a Dijks e Skov Olsen, scoppiato nelle ultime ore, ne è l’ennesima prova. “Si sono chiamati fuori nel momento del bisogno” ha dichiarato Mihajlovic, senza giri di parole. Un’uscita tanto diretta da parte dell’allenatore non può fare a meno di scavare un fossato fra i due giocatori ed il resto della squadra. Ora la riabilitazione dei due ostracizzati pare estremamente complessa.

La soluzione più accreditata, se non l’unica percorribile, pare essere quella del mercato, con la società pronta ad ascoltare eventuali offerte. Ma per vendere ci vuole qualcuno che compri, e con la situazione che si è scoperchiata dopo le parole del mister, chiunque sia interessato ad uno dei due calciatori ha il coltello dalla parte del manico nelle trattative.

Oltre a lavorare sul piano mentale, lo staff tecnico dovrà darsi da fare per mettere benzina nelle gambe della squadra. È manifesto come nelle ultime uscite, soprattutto nei secondi tempi, la spia della riserva abbia fatto capolino sulla plancia rossoblù. Il compito sarà affidato al preparatore atletico Max Marchesi, che insieme all’allenatore, deciderà la strategia da seguire. Le vie sono due: o alzare i giri in queste due settimane per fare il pieno e raccogliere sul lungo periodo, con il rischio di pagare in stanchezza alle prime gare dopo la sosta, oppure preservare le poche forze residue e puntare sulla rifinitura.

Ciò che appare chiaro è come la tendenza post natalizia debba morire insieme al mese di gennaio e lasciare spazio ai buoni propositi per l’anno nuovo. Nelle due stagioni complete trascorse sulla panchina rossoblù, Sinisa Mihajlovic, ha sempre raccolto nel girone di ritorno un punto in più rispetto a quello di andata. A Natale il Bologna girò a 27, e fu record. Con le prestazioni dell’ultimo mese pare inevitabile che la ricorrenza sia destinata ad interrompersi. Ma restano ancora 16 partite, la parte sinistra della classifica dista soltanto cinque punti. Un mese fa appariva come il minimo sindacale, ora va guadagnato.

 

Fonte: Massimo Vitali, Il Resto del Carlino

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