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Un girone fa – Lazio vs Bologna

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Damiano Fiorentini x 1000Cuorirossoblu.it


 

3 ottobre 2021. Il Bologna si preparava ad ospitare la Lazio in vista del match valido per la settima giornata di Serie A.

Umori opposti per le due squadre nella settimana appena precedente. Da una parte la rabbia di un Bologna che aveva visto rovinato l’ottimo inizio di campionato dai quattro gol subiti nell’ultima uscita contro l’Empoli, dall’altra l’entusiasmo di una Lazio fresca vincitrice di un rocambolesco derby (3-2, ndr), vittoria che sembrava essere la svolta decisiva per una stagione che stentava a decollare.

Le formazioni riservavano diverse sorprese, in particolare tra le fila dei padroni casa. La mancanza di solidità difensiva emersa nelle ultime gare aveva convinto Sinisa Mihajlovic ad abbondare l’ormai rodato 4-2-3-1, abbracciando l’idea di una nuova difesa a tre. 3-4-2-1, dunque, per i felsinei. Terzetto difensivo guidato da Medel, con Soumaoro e Theate ai suoi fianchi. De silvestri e Hickey pendolini a tutta fascia, Dominguez e Svanberg inamovibili a centrocampo. Davanti, Soriano e Barrow liberi di spaziare alle spalle di Arnautovic, con Orsolini che sembrava sempre più fuori dai radar dell’allenatore serbo.

Più certezze, invece, per Maurizio Sarri. Il successo contro la Roma aveva delineato un undici-tipo dal quale l’allenatore toscano non si distaccherà più. Nel 4-3-3 biancoceleste spiccava però la pesante assenza di Ciro Immobile, out causa infortunio. Al suo posto chance per Muriqi, con Pedro e Felipe Anderson chiamati a completare il tridente d’attacco.

Chi dava i capitolini netti favoriti dell’incontro rimarrà fin da subito sorpreso. Il Bologna entra in campo con l’atteggiamento da grande squadra, mettendo sotto una Lazio timida e remissiva, probabilmente sorpresa dalla grande aggressività dei rossoblù. Il risultato si sblocca dopo appena 15 giri d’orologio: Theate trova Barrow tra le linee, il gambiano rientra sul destro e pennella un tiro a giro all’incrocio sul quale Reina non può nulla. 1-0.

Nemmeno il tempo di metabolizzare l’accaduto per la Lazio, che il risultato cambia nuovamente. 17’, Barrow calcia il corner sul secondo palo trovando lo stacco di Theate, che salta più di tutti e fa 2-0. Si trattava del secondo gol in campionato per il difensore belga, apparso molto a suo agio nella nuova difesa disegnata da Mihajlovic.

Il primo tempo si conclude senza azioni degne di nota tra le fila biancocelesti, con gli uomini di Maurizio Sarri sovrastati dai ritmi di un Bologna che va al riposo meritatamente in vantaggio.

La seconda frazione riparte sulla falsa riga della prima. La Lazio non riesce ad entrare in partita, non crea occasioni da gol e rischia a più riprese di subire la rete che avrebbe di fatto chiuso i discorsi. Gol che arriva puntuale al minuto 68’. Uno scatenato Musa Barrow confeziona un altro assist al bacio, un cambio di gioco perfetto che pesca dalla parte opposta Hickey. L’esterno scozzese controlla e lascia partire un rasoterra che si insacca in rete, complice una presa non irresistibile di Reina che mette il punto esclamativo su una serata da dimenticare per i laziali.

Nemmeno i cambi riescono a cambiare l’inerzia del match e sotto di tre lunghezze, gli uomini di Maurizio Sarri si abbandonano a troppo nervosismo, come si evince dall’espulsione rimediata da Acerbi al minuto 78’ per eccessive proteste. Al fischio finale il tabellino parla chiaro: 3-0.

Il Bologna, per la prima volta dalla stagione 2010/2011, rimaneva imbattuto nei primi quattro incontri casalinghi. Con questo successo, la squadra di Mihajlovic saliva a quota 11 punti raggiungendo proprio la Lazio in classifica.

Il nuovo modulo varato da Sinisa aveva dato i suoi frutti, la squadra era riuscita a non subire gol e a gestire la partita dall’inizio alla fine. In città, almeno per una settimana, tornava a soffiare una brezza che lasciava nell’aria un leggero profumo d’Europa…

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