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Vacanze romane: all’Olimpico il Bologna fa da turista

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Roma – Un Bologna mai veramente in gara viene travolto dalla Lazio: il pomeriggio romano è una debacle su tutti i fronti, e un campanello d’allarme che suona impietoso. All’Olimpico va in scena la peggior prestazione stagionale, con la squadra in evidente stato di confusione.

FORMAZIONI. Schouten di nuovo dal primo minuto, Dijks a fargli compagnia: Mihajlovic rispetta le premesse della vigilia, confermando Orsolini di fianco ad Arnautovic. Di fatto, scendono in campo gli stessi visti domenica scorsa contro l’Empoli, senza però De Silvestri; dall’altra parte Maurizio Sarri risponde col 4-3-3, con Immobile titolare e la coppia Zaccagni-Luis Alberto a ruotargli attorno.

PRIMO TEMPO. Tempo primaverile a Roma, con un Olimpico che nel complesso offre un buon colpo d’occhio: un centinaio i bolognesi sugli spalti. La Lazio vuole riprendersi dalla batosta di Coppa, il Bologna cerca punti per rilanciarsi; Hickey salva subito in avvio, sostituendosi a Skorupski. Quando poi sono passati neanche dieci minuti, c’è il primo episodio che può spaccare la partita: Soumaoro a detta dell’arbitro abbraccia Zaccagni in maniera troppo passionale, rigore. Dal dischetto va Immobile, Skoruspki non ci arriva. 1-0 per i padroni di casa. Il Bologna è tramortito, e non riesce a reagire: la Lazio sembra completa padrona del campo. Immobile è scatenato, ed impegna nuovamente Skorupski dalla distanza. Si gioca solo in una metà di campo, Soriano e compagni non riescono ad uscire dal loro guscio. Dijks rischia con un retropassaggio, per poco Immobile non ne approfitta; alla mezz’ora circa Orsolini prova a farsi vedere: cross del capitano, e l’esterno ascolano che di testa fa solo il solletico a Strakosha. In finire di primo tempo Dijks prova a raccogliere un cross di Svanberg, ma la conclusione finisce in curva. E’ uno dei pochi segnali di vita di un Bologna spento e in completa balia degli eventi; cori laziali per Sinisa, che ricambia il saluto. Luis Alberto pareggia il conto dei gialli dopo Svanberg, ma Medel fa tornare avanti il Bologna in questa speciale classifica. Dopo quarantacinque minuti è 1-0 Lazio.

SECONDO TEMPO. Mihajlovic per cercare la scossa getta Barrow e Kasius al posto di Soriano e Dijks; il nuovo esterno preso a gennaio si fa subito vedere: discesa sulla fascia e pallone per Arnautovic, che viene fermato direttamente da Strakosha. Bologna che entra meglio in campo nella ripresa, mettendoci quantomeno la buona volontà; dall’altra parte però Immobile va subito vicino al raddoppio dopo un’amnesia difensiva. Svanberg ci prova da lontano, il pallone finisce di poco fuori. Poi, quando le cose sembrano poter cambiare, arriva il raddoppio biancoceleste: Luis Alberto serve Zaccagni, il pallone passa sotto le gambe di Skorupski. L’Olimpico diventa una bolgia, gli accenni di reazione rossoblù vengono subito vanificati. Mihajlovic insiste coi cambi (una novità così tanti racchiusi ad inizio ripresa): dentro Bonifazi, fuori Soumaoro. All’ora di gioco festa completa per i biancocelesti: Zaccagni raccoglie un assist al bacio di Lazzari e fa doppietta. Notte fonda per il Bologna, la partita finisce di fatto qui. Sarri mette dentro Felipe Anderson e Cataldi, Sinisa risponde con Aebischer al posto di Schouten, anche se a questo punto la partita sembra segnata. Skorupski salva tutto sul nuovo entrato Anderson, dall’altra parte Barrow prova a rialzare la testa con un bel tiro. Il copione però a questo punto è segnato. Mihajloivc esaurisce i cambi mettendo Vignato, Sarri dall’altra parte ha pronta la coppia Radu-Moro. Il finale è una lunga passerella che certifica la festa completa della Lazio, e l’incubo ad occhi aperti del Bologna.

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