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Senza Arnautovic non si segna: col Torino finisce 0-0

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Al Dall’Ara arriva un pareggio a reti bianche che allunga l’imbattibilità (terzo risultato utile consecutivo), ma lascia aperti diversi interrogativi sul finale di stagione: la morale della favola è che contro il Torino il Bologna non va oltre lo 0-0, che se da un lato avvicina ulteriormente la fatidica quota quaranta, dall’altro conferma le difficoltà nel trovare la via del gol senza Arnautovic.

Formazioni. Mihajlovic stupisce tutti: giù capitan Soriano, spazio alla gioventù di Schouten e Svanberg; per il resto, solito 3-4-3 con il trio difensivo Medel-Theate-Soumaoro, la coppia De Silvestri-Hickey sugli esterni, e la triade Orsolini-Barrow-Sansone a far dimenticare l’assenza di Arnautovic; Juric risponde con Berisha tra i pali, linea difensiva Dijdji-Bremer-Rodriguez, linea a quattro di centrocampo con Singo, Ricci, Mandragore e Vojvoda, davanti il pericolo numero uno Belotti supportato da Pobega e Brekalo.

Primo Tempo. Vento gelido al Dall’Ara, ma gli spettatori rispondono presenti: diciassettemila circa sugli spalti, qualche centinaio da Torino. Nel pre-partita ricordo doveroso di Pier Paolo Pasolini, ad un secolo esatto dalla nascita. In curva Bulgarelli campeggia un enorme striscione “No war”. Applausi del pubblico  alla squadra, che comincia ad attaccare proprio sotto il punto nevralgico del tifo: di fronte al Bologna un Torino in crisi, reduce dalla sconfitta casalinga col Cagliari e da due punti nelle ultime cinque partite. A cominciare meglio però sono proprio i granata: Sansone perde palla a metà campo, e Bremer dopo una galoppata verso la porta di Skoruspki, lascia partire un sinistro che dà ufficialmente il via alle ostilità; nei primi dieci minuti si gioca in una sola metà campo. Il Bologna prova a farsi vedere con un’azione insistita sull’asse Barrow-Orsolini, ma Berisha fa buona guardia. Un’altra bella discesa del gambiano, con cross annesso, non trova sponde tra i compagni. Partita che si dimostra subito combattuta, tra due squadre di egual valore. Su una ribattuta della difesa granata Svanberg va a botta a sicura, ma il bunker piemontese non si disgrega. Belotti ci prova dall’altra parte, ma il tiro è alto. Alla metà del primo tempo l’equilibrio regna sovrano, la noia pure. Al venticinquesimo arriva il primo cartellino giallo della partita: Schouten viene servito male da Skorupski, ed è costretto a far fallo su Belotti per evitare il peggio. Un altro rinvio insufficiente fa spazientire il pubblico, poi il portiere polacco si riscatta in due occasioni a stretto giro di posta, smanacciando prima su Singo e poi su Djidji. Un fallo di Ricci su Svanberg fa perdere la pazienza a Medel e al pubblico, che chiede invano l’ammonizione del granata; dopo un quarto d’ora complicato, il Bologna torna a farsi vedere dalle parti di Berisha. Pobega pareggia il conto delle ammonizioni; l’occasionissima arriva al trentottesimo: calcio d’angolo di Orsolini, la palla arriva a Svanberg che ci prova, andando vicinissimo al gol. Il Bologna aumenta la pressione sulla porta di Berisha, ma il pallone non entra. Finisce 0-0 dopo quarantcinque minuti privi di emozioni.

Secondo Tempo. Si torna in campo, e c’è subito un’occasionissima per il Toro, con Brekalo che sbaglia un rigore in movimento; sul ribaltamento di fronte ci prova da lontano Barrow con un siluro, che solo una deviazione annulla. Il grande ex della giornata De Silvestri ci prova poi col destro, col pallone che finisce sulla rete esterna illudendo il Dall’Ara; il complicato rapporto di Skorupski coi rinvii continua, per l’ennesimo episodio di una saga senza fine. Il primo cambio è di Mihajlovic: all’ora di gioco De Silvestri si arrende ai crampi, al suo posto entra Dijks. Non è finita: entra anche capitan Soriano, al posto del compagno italo-tedesco Sansone. Il sole esce finalmente sul Dall’Ara, anche se la gelida temperatura non accenna a migliorare; Bologna che si risistema col 3-5-2, con Orsolini e Barrow a fare la coppia d’attacco. Theate si prende il giallo e in quanto diffidato salterà il derby dell’Appennino. Dall’altra parte anche Ricci entra nella lista dei sanzionati. Medel continua la sua personale battaglia con Belotti e l’arbitro Massimi: il direttore di gara fischia un intervento del cileno, che non trova d’accordo il diretto interessato, ma gli fa guadagnare l’applauso del pubblico. Il Toro torna a spingere, e un cross di Singo attraversa sinistramente tutta l’area rossoblù, creando seri timori alla difesa di Skorupski. Sinisa tenta la carta Falcinelli, che prende il posto di Barrow. Rodriguez viene ammonito per un fallo su Orsolini, il finale comincia ad accendersi. Mihajlovic esaurisce gli ultimi due cambi a disposizione: dentro Mbaye e Binks, che prendono i posti di Medel e Theate. Falcinelli si guadagna l’applauso del pubblico dopo una bella serpentina tra i difensori granata. Juric sostituisce Belotti con Sanabria, La partita si trascina stancamente verso la fine senza un vincitore, in attesa di un lampo che la illumini: ma il copione non subisce scossoni. Dopo quattro minuti di recupero, l’arbitro Massimi fischia la fine. Tra Bologna e Torino è 0-0.

foto: Bologna fc

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