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Svanberg: ”A Bologna mi sento a casa. Il calcio femminile? E’ sulla strada giusta”

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crediti immagine: Damiano Fiorentini per 1000 cuori rossoblu


 

 

Nello speciale Oggi intervisto io, è stato ospite Mattias Svanberg, al quale sono state rivolte diverse domande dai bambini iscritti al Kids Club del Bologna Fc.

“Sono qui da quattro anni, mi trovo molto bene, a Bologna mi sento a casa. Sono molto legato a Schouten e a Hickey, ho tanti amici e anche con il Mister ho un buon rapporto, mi dà sempre tanta fiducia.
Cosa manca al Bologna per fare il salto di qualità? Bisogna vincere le partite, segnare di più, serve maggiore attenzione davanti alla porta.
Il mio ruolo? Anni fa ho giocato anche come ala sinistra, adesso gioco al centro e mi trovo bene in quella posizione. Mi piace giocare a centrocampo perché in quel ruolo devi essere bravo sia ad attaccare sia a difendere. E’ un ruolo che richiede di avere attenzione sia davanti sia dietro, è importante fare gol ma anche non subirlo.
Ho iniziato a giocare a 4 anni, da piccolo tifavo per il Malmo, club nel quale ha giocato anche Ibrahimovic, che era il mio idolo quando ero piccolo. Aver giocato in nazionale con lui è stato un sogno. Quando ho segnato il gol decisivo per lo scudetto con il Malmo è stato fantastico, ero molto emozionato.
Sin dal primo giorno che ho giocato a calcio mi sono innamorato di questo sport, sono stati i miei parenti a portarmi a giocare a calcio la prima volta.
Perché il 32? Ho iniziato con quello da piccolo e ho voluto proseguire così.
La partita contro l’Inter? Parto sempre pensando di poter vincere, penso di essere titolare ma non si sa mai.
Altri sport che mi piacciono? L’hockey su ghiaccio, in Svezia è molto popolare.
Sono più bravo io la mia fidanzata? Forse sono meglio io, io e lei spesso parliamo di calcio dopo le partite e gli allenamenti, ma non sempre, perché ne parliamo tanto al lavoro. Se gioco male me lo dice.
Il mio piatto bolognese preferito? Mi piacciono i tortellini in brodo e il ragù.
Il mio calciatore italiano preferito? Verratti, perché è un centrocampista anche lui, è più vecchio di me e l’ho visto giocare per tanti anni, anche prima di venire in Italia. E’ molto forte con la palla.
Un oggetto portafortuna? Si ho un braccialetto che mi ha regalato la mia ragazza, ce l’ho sempre durante le partite.
Cosa mi piace di Bologna? Adoro andare in centro, poi qui c’è spesso il sole.
Il calcio femminile? Penso che sia sulla buona strada, fino a 5 anni fa nessuno ne parlava, ora c’è più rispetto. Anche i club più grandi oggi hanno il settore femminile, anche loro sono forti ed è bello vederle giocare”.

(Fonte: Bologna Fc)

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