Delirio Bologna: Arnautovic e Sansone stendono l'Inter

Scritto da  Apr 27, 2022

Come nelle favole: al Dall'Ara finisce 2-1 per il Bologna, che complica tremendamente i piani di scudetto dell'Inter. Arnautovic e Sansone ribaltano l'iniziale vantaggio di Perisic, firmando la serata più bella del 2022. Forse, di tutta l'era Saputo.

Formazioni. Mihajlovic ritrova Medel, Soumaoro e Arnautovic, Barrow vince il ballottaggio con Orsolini; Dominguez parte in panchina, linea di centrocampo Svanberg-Schouten-Soriano; dall’altra parte un Inter che vede Radu tra i pali, il terzetto difensivo Skriniar-De Vrij-Dimarco, la linea di mezzo con Calhanoglu, Brozovic e Barella, la coppia Dumfries-Perisic sugli esterni e Correa-Martinez davanti.

Primo Tempo. Stadio esaurito in ogni ordine di posto, anche grazie ai tanti interisti giunti un po' da tutta Italia; neanche il tempo di posizionarsi in campo, che la Beneamata è già in vantaggio: quando i minuti sono tre, Perisic libera una fucilata che beffa Skorupski sul suo palo. Vantaggio ospite. Il portiere polacco si riscatta poi parzialmente su Lautaro, negando il raddoppio nerazzurro; al quarto d’ora, dopo un iniziale dominio nerazzurro, il Bologna prova a farsi vedere nella metà campo interista. E’ però solo un timido accenno, perché è ancora l’Inter con Lautaro ad andare ad un passo dallo 0-2; al venticinquesimo Skriniar si lancia in discesa libera nella difesa rossoblù, il suo tiro però finisce a lato. Quando sembra soccombere sotto i colpi dell’avversario, ecco all’improvviso il lampo rossoblù: Marko Arnautovic, il grande ex della giornata, concretizza un assist al bacio di Barrow, fino a quel momento invisibile. 1-1, il Dall’Ara prende fuoco. L’Inter risponde con Dumfries, il suo colpo di testa però finisce alto sopra la traversa. Barrow ci prova da lontano, il tiro però non impensierisce Radu. Poco dopo ancora Musa in versione assist-man, e ancora Arnautovic che ci va di testa: questa volta però il pallone è facile preda del portiere nerazzurro. Dall’altra parte risponde Calhanoglu, la mira però è difettosa. L’annuncio di quattro minuti di recupero scatena l’ilarità del pubblico, il risultato non cambia più: dopo il primo tempo è 1-1, applausi del Dall’Ara per Soriano e compagni.

Secondo Tempo. L’Inter riparte a cento all’ora, Skoruspki fa un paratone su un colpo di testa di Lautaro; un bisticcio con Barella vale ad Arnautovic il cartellino giallo, il pubblico polemizza con  l’arbitro; la pressione dei nerazzurri cresce, il Bologna fa muro attorno a Skorupski; Inzaghi fa i primi cambi: fuori Barella e Correa, dentro Sanchez e Dzeko, l’Inter passa al 3-4-2-1. Una magia sull’asse Barrow-Arnautovic porta quest’ultimo di fronte a Radu, ma Skriniar recupera proprio in extremis; anche Tanjga e De Leo operano un doppio cambio: escono Soriano e Svanberg, entrano Dominguez e  Aebischer, che mantengono sostanzialmente lo stesso assetto dell’inizio. Per l’Inter entra poi D’Ambrosio per Dimarco, il Bologna risponde con Sansone al posto di Barrow. Un brutto fallo su Theate costa a Calhanoglu il giallo, proprio il turco viene sostituito da Gagliardini; Darmian prende poi il posto di Dumfries (anche lui ammonito per un intervento al limite). A dieci minuti dal termine poi ecco l’incredibile che si realizza: pasticcio difensivo dell’Inter, Sansone deve solo appoggiarla in rete. Delirio al Dall’Ara, Bologna in vantaggio. I cori della Bulgarelli crescono a dismisura, il Bologna si rinchiude a difendere l’inaspettato 2-1; per l’Inter ci prova Sanchez, il suo destro a giro però termina a lato. Standing ovation per Marko Arnautovic, prende il suo posto Riccardo Orsolini. L'Inter è in stato confusionale, il Bologna gestisce bene un finale da sogno: vent'anni dopo l'Inter cade al Dall'Ara, le note di Lucio Dalla fanno da sfondo alla serata più bella dell'era Saputo.

foto: Bologna fc

Ultima modifica il Mercoledì, 27 Aprile 2022 22:52
Stefano Brunetti

Bolognese e bolognista, blogger e poeta, filosofo e asceta, con particolare passione per i colori rossoblù: scrivo sul Bologna da quando sono in fasce, o forse anche prima. Autore su Mondo Bologna, ma anche scrittore, cantante, musicista: con Bologna sempre al centro, come unica fonte d'ispirazione. Cosa ne penso di Destro? Non penso. Pro o contro Donadoni? Neutro. Perché la maglia vien prima di tutto. Datemi dell'ignavo, del conservatore, del bigotto: ma a parte questo, giuro che ho anche dei difetti. Perché prima di tutto viene lei: la maglia del Bologna. 7 giorni su 7. E la maglia non si contesta: si ama. Anzi, di più: si adora.
Ed io, in fondo, non sono che questo: un adoratore seriale. Di professione.