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Il film della partita: Venezia – Bologna in 5 momenti

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Bologna FC


Pioggia di goal allo Stadio Pierluigi Penzo di Venezia, dove il Bologna va prima sotto, poi rimonta e infine esce sconfitto per 4-3 nella sfida contro gli arancioneroverdi guidati da Andrea Soncin. Un ritorno in panchina amaro per Sinisa Mihajlovic, con i suoi ragazzi che hanno reagito bene al doppio vantaggio del Venezia ma che subiscono la beffa finale negli ultimi minuti, complice anche un vistoso errore arbitrale in occasione del calcio di rigore del momentaneo 3-3. Ecco, dunque, Venezia – Bologna in 5 momenti

VIA ALLE DANZE – Che la partita per il Bologna non sarebbe stata semplice era facilmente intuibile guardando la classifica, con il Venezia costretto a vincere per rimanere aggrappato alle ultime speranze di salvezza. E infatti i lagunari partono subito forte: al 4° minuto il rilancio lungo del portiere Maenpaa trova l’inserimento di Thomas Henry, colpevolmente lasciato solo dalla retroguardia del Bologna, bravo a beffare con un pallonetto Skorupski in uscita e a portare in vantaggio i padroni di casa. Un goal realizzato in due tocchi con assist del portiere e goal della punta centrale, in barba ai cultori della costruzione dal basso, anche se in questo caso sono innegabili gli errori di posizionamento dei difensori rossoblu. 

NOTTE FONDA – C’è un bel sole sul Penzo di Venezia, ma dopo 20 minuti per il Bologna e i suoi tifosi è buio pesto: al 16° minuto Svanberg atterra Cuisance al limite dell’area, sulla palla vagante di fionda come un felino Ridgeciano Haps che tocca con la punta e viene poi travolto dall’uscita bassa di Skorupski; pochi dubbi per Marinelli e calcio di rigore per il Venezia che già pregusta il 2-0. Skorupski, però, si traveste ancora una volta da Superman e neutralizza il tiro dagli undici metri di Kiyine, ma per sua sfortuna la palla resta lì e il centrocampista marocchino ribadisce in rete, regalando il doppio vantaggio al Venezia. Un Bologna in bambola rischia di cadere sotto i colpi di un Venezia motivato e cinico, ma la partita è ancora lunga. 

FINALMENTE ORSO – Il Bologna non mostra segnali di reazione ed ecco allora che Mihajlovic decide di cambiare qualcosa: fuori Theate, dentro Orsolini con i rossoblu che passano ad una sorta di 4-3-3. Il cambio si rivela decisivo perché sul finire del primo tempo, al 47° minuto, un cross di Barrow dalla sinistra trova appostato in area piccola proprio Riccardo Orsolini, che con un colpo di testa batte Maenpaa e riapre la partita. Un goal fondamentale per il numero 7 rossoblu, che dopo due mesi da trascinatore fra dicembre e gennaio si era un po’ spento rimanendo a secco per oltre tre mesi. 

VINCENT VAN SCHOUTEN – Il Bologna che entra in campo nel secondo tempo è tutta un’altra squadra rispetto a quella della prima frazione: più offensiva, ma soprattutto, più convinta. E infatti prima Arnautovic trova il pareggio dopo la bella sponda di De Silvestri, poi, al 68° minutoJerdy Schouten si inventa un’autentica magia: dopo un calcio d’angolo l’olandese raccoglie palla al limite dell’area e nello stretto salta Cuisance e Johnsen prima di andare a calciare. Il tiro è una pennellata degna del suo ben più famoso connazionale, un capolavoro balistico che supera il portiere avversario e si infila sotto la traversa, completando la grande rimonta rossoblu. 

IMBARAZZANTE – Il Bologna non fa neanche in tempo a godersi il vantaggio che il Venezia si riversa subito in avanti a caccia della contro-rimonta: al 73° minuto Aramu punta Medel vicino al vertice alto dell’area di rigore rossoblu, finta verso il centro e sterzata dell’esterno offensivo del Venezia che però cade in area di rigore, inducendo l’arbitro Marinelli a fischiare fallo fra le proteste dei giocatori rossoblu. Per fortuna, c’è il Var a richiamare l’attenzione del direttore di gara e dalle immagini sembra evidente come Medel sposti il piede sinistro proprio per evitare il contatto con Aramu, che cade anche qualche istante dopo l’ipotetico tocco. Per qualche misterioso motivo, però, l’arbitro Marinelli non è dello stesso avviso e conferma la massima punizione per il Venezia; dal dischetto si presenta lo stesso Mattia Aramu che spiazza Skorupski riportando nuovamente il risultato in parità. Una rete decisiva che darà il via all’assalto finale dei lagunari che troveranno il 4-3 all’ultimo respiro con Johnsen ma, riprendendo in parte le parole di Josè Mourinho della scorsa settimana, ancora oggi, purtroppo, è possibile avere un calcio di rigore anche dopo una simulazione. 

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